11, Febbraio, 2025

Pane e olio: il Partito Democratico soddisfatto per la sospensione. Pronta una mozione in Consiglio regionale per evitare che si ripeta

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Il Partito Democratico esprime soddisfazione per l’annuncio del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini della sospensione del provvedimento di somministrazione del pasto alternativo, a base di pane e olio, ai bambini di famiglie morose nel servizio mensa.

Il PD di Montevarchi in una nota afferma: “Oggi, dopo giorni di polemiche e un clamore mediatico che ha messo la nostra città sotto i riflettori nazionali, l’amministrazione è stata costretta a fare marcia indietro.  I fatti parlano chiaro: la sindaca Silvia Chiassai Martini, insieme all’assessora Sandra Nocentini, ha difeso questa decisione fino all’ultimo, arrivando persino in TV a definire ‘furbetti’ i genitori in difficoltà. Ora, invece, è costretta a convocare le famiglie per verificare la loro reale situazione economica e a coinvolgere i servizi sociali. Questo dimostra che le nostre perplessità erano fondate e che l’arroganza con cui si è difesa questa misura era del tutto fuori luogo. Noi non ci siamo mai arresi e continueremo a batterci affinché questa crudeltà gratuita venga definitivamente abolita. Chiederemo la modifica del regolamento affinché nessun bambino possa più essere umiliato per una questione economica e lavoreremo per una revisione delle tariffe della mensa scolastica, recentemente aumentate dall’Amministrazione Comunale, che devono essere più eque e sostenibili per tutte le famiglie. Questa è una vittoria del buonsenso, della giustizia sociale e del diritto dei bambini a un pasto dignitoso.”.

Diego Blasi, portavoce del Pd Toscana, e Simona Querci, responsabile Scuola e lotta alla povertà educativa del Pd Toscana: “La sindaca di Montevarchi Silvia Chiassai Martini ha sospeso il provvedimento che prevedeva la sostituzione del pasto completo della mensa con pane e olio per i bambini le cui famiglie risultano morose nel pagamento della retta. Il suo è un passo indietro ragionevole, fatto solo dopo le denunce del Partito democratico su ogni livello, dal locale al nazionale, e dell’opposizione, spaventata forse dal clamore mediatico che questa vicenda così assurda ha generato. La sua è stata palesemente una mossa per salvare la faccia, se le fosse stato a cuore il bene dei bambini avrebbe pensato prima a come si possono essere sentiti trovando un piatto diverso e così povero in confronto ai compagni di mensa. Avrebbe dovuto convocare prima i genitori che risultavano in ritardo con i pagamenti. Non esistono bambini di serie A e bambini di serie B. La scuola per cui il Pd si batte è una scuola che non crea disparità in base al reddito e che invita alla cultura dell’uguaglianza senza lasciare indietro nessuno”.

Inoltre, il gruppo del PD in Regione Toscana ha presentato una mozione con primi firmatari il capogruppo Vincenzo Ceccarelli ed i consiglieri Lucia De Robertis e Cristiano Benucci. “È inaccettabile che, nel 2025, si adottino misure che penalizzano i più piccoli, esponendoli a situazioni di disagio e stigmatizzazione all’interno dell’ambiente scolastico. Tale pratica, oltre a ledere la dignità dei bambini, rischia di compromettere il loro benessere psicologico e sociale, creando divisioni e marginalizzazione tra gli alunni. Sollecitiamo la Giunta Regionale a promuovere un confronto con tutte le amministrazioni comunali della Toscana, al fine di individuare modelli di gestione della refezione scolastica che assicurino l’universalità del servizio, evitando scelte che possano determinare forme di esclusione o marginalizzazione sociale. È dovere di tutte le istituzioni lavorare insieme per garantire che nessun bambino sia discriminato o penalizzato a causa delle difficoltà economiche della propria famiglia. Solo attraverso un impegno condiviso possiamo costruire una società più giusta e inclusiva, dove i diritti dei minori siano sempre al primo posto”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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