Il gruppo consiliare di maggioranza ‘Silvia Sindaco’, composto dai consiglieri Giacomo Brandi, Rita Badii, Mauro Emanuele, interviene nel dibattito nato sul caso del pane e olio: “Il Gruppo consiliare che porta il nome del nostro Sindaco rimarca la piena fiducia al suo operato e a quello della Giunta avendo sempre condiviso le scelte effettuate fino ad oggi dall’Amministrazione di cui convintamente facciamo parte. Questo non significa che non ci sia dialettica e confronto all’interno della maggioranza che si sono sempre tramutati in una sintesi fattiva e condivisa”.
“In merito alla questione dei morosi alla mensa – continua la nota del gruppo – siamo convinti che il polverone alzato dal Pd e dalle opposizioni, addirittura dalla Regione fino a scomodare chi siede negli scranni del Parlamento e dell’Europa, abbia avuto il solo obiettivo di colpire il Sindaco e l’ottima attività amministrativa che da otto anni sta portando avanti con l’unica sua colpa di rimanere indigesta a certa politica. Non si capisce infatti il clamore suscitato da un regolamento comunale in vigore dal 2017 a cui siamo arrivati perché lo stesso PD e il centrosinistra per non applicare il loro regolamento che prevedeva l’interruzione della somministrazione del pasto a mensa per i morosi, avevano candidamente accumulato una voragine nella casse comunali di ben oltre 500mila euro a danno della comunità! Quindi la loro soluzione ancora oggi quale sarebbe, quella di voltarsi dall’altra parte? Quella che tanto paga l’onesto per il furbo?”.
“Non saranno di certo i mezzucci visti in questi giorni a scalfire la nostra fiducia nei confronti del Sindaco, perché a sparlare siamo bravi tutti, molto più difficile è amministrare bene e nel rispetto soprattutto della stragrande maggioranza silenziosa di cittadini che paga i servizi richiesti anche facendo sacrifici. L’azzeramento delle insolvenze sulla mensa a cui siamo arrivati oggi, sia l’ ennesima riprova che esiste un malcostume nelle nostre comunità e una irresponsabilità genitoriale che deve preoccupare, ma che non può ricadere sul Comune e pertanto sulla collettività”, concludono i componenti del gruppo ‘Silvia Sindaco’.