Il Partito Democratico di Montevarchi punta il dito su alcuni dei provvedimenti che l’Amministrazione comunale porterà in discussione al Consiglio comunale convocato per domani, 29 luglio, a partire da quello relativo all’acquisto dell’immobile di via Roma. “Il caso dell’immobile di via Roma 10 da giorni solleva dubbi e perplessità trasversali. Dopo aver letto le dichiarazioni dei gruppi consiliari e dei movimenti civici condividiamo anche noi le preoccupazioni espresse: c’è troppa confusione, zero trasparenza e una pericolosa tentazione di utilizzare le istituzioni come strumenti di campagna elettorale. La Giunta Chiassai ha infatti già deliberato l’acquisto dell’immobile, per un importo di oltre 73.000 euro più spese di ristrutturazione, senza che vi sia alcun progetto chiaro né una destinazione definita e formalizzata negli atti”.
Per questo immobile, continua il PD, “si è parlato, in modo estemporaneo e contraddittorio, di uffici della Polizia Municipale, di un museo sportivo, e perfino dell’assegnazione ad associazioni. Ma siamo chiari: senza un bando pubblico, ogni assegnazione sarebbe irregolare. Se davvero l’intenzione dell’Amministrazione è quella di affidare uno spazio pubblico a una singola associazione, allora la sindaca e la sua Giunta stanno facendo promesse che non possono mantenere, alimentando aspettative illusorie per tornaconto elettorale. È inaccettabile usare la leva pubblica per costruire consenso su basi opache e non praticabili. Non si gioca con il patrimonio della città e non si gioca con le associazioni di Montevarchi che si spendono per la nostra comunità. È ora di smetterla con le promesse pre-elettorali strizzando gli occhi a tutti, è urgente tornare a un’idea seria di amministrazione: quella che risponde ai bisogni di tutti con lungimiranza e serietà”.
“Lo stesso metodo – continuano gli esponenti dem di Montevarchi – lo ritroviamo in altri punti dell’ordine del giorno di questo Consiglio, a partire dalla proposta di nuovo regolamento sul sovraffollamento degli alloggi. Un provvedimento dal chiaro sapore populista, che rischia di rendere ancora più insicuro il centro storico e che potrebbe causare un effetto domino di sfratti e marginalizzazione. Lo abbiamo già visto in passato: hanno tolto le panchine per non far sedere i migranti con il risultato che ad oggi le persone si siedono in terra non risolvendo i problemi precedenti. Questa amministrazione che in dieci anni non ha saputo affrontare i nodi dell’inclusione sociale e della rigenerazione urbana ora si rifugia nella scorciatoia della repressione, oggi continua a spostare i problemi senza nessuna visione della città e della propria comunità Ci opporremo a tutto questo. Perché Montevarchi non ha bisogno di propaganda, ma di scelte trasparenti, inclusive e lungimiranti, a partire da una riduzione delle tariffe tari e dei servizi che continuano ad aumentare senza dare ai Montevarchini il decoro e l’efficienza che meritano”.