Primo appuntamento della campagna elettorale di Filippo Boni, candidato per il Partito Democratico nel collegio della provincia di Arezzo alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 ottobre. Grande partecipazione nella Sala della Musica di San Giovanni Valdarno, oltre trecento le persone intervenute.
Tra gli interventi, oltre a quelli dei sindaci di Cavriglia, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, di Bucine, Paolo Nannini, di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi e di Terranuova Bracciolini, Sergio Chienni, anche molti contributi di cittadini attivi nel mondo del sociale, della scuola, della sanità e del lavoro.
“Le terre di Arezzo, come amo definire la nostra provincia, sono il luogo che mi ha formato e dove so che batte più forte l’anima della Toscana – ha detto Filippo Boni – In questo territorio ogni borgo, ogni collina, ogni fiume racconta storie di lavoro, passione e comunità. Per questo la nostra provincia merita una rappresentanza di umanità, che sappia seguire i fondamentali progetti legati a sanità e infrastrutture del territorio ma anche ascoltare e parlare con il cuore in Consiglio regionale”.
“Nei prossimi cinque anni si giocheranno partite decisive e occorre che il nostro territorio possa ricevere quanto merita in termini di attenzione e di risorse. Penso a una sanità ancora più vicina alle persone, efficiente, capace di prendersi cura di chi vive nei paesi e nelle vallate. Alla necessità di implementare il personale sanitario e potenziare la sanità di prossimità. Ma penso anche ad alcuni cantieri strategici che devono essere chiusi in tempi rapidi, come quello della bretella Coste Casello per il Valdarno, a quello della Due Mari per la Valtiberina e al potenziamento della rete di mobilità in Casentino”.
“La nostra – ha continuato Boni – è una terra laboriosa e coesa che ha bisogno di vedere valorizzate le sue eccellenze e supportate laddove necessario, penso a tutto il settore moda che da tempo soffre di una crisi che non può essere ignorata.
Abbiamo associazioni, tradizioni, eventi e un patrimonio storico e culturale unici, capaci di creare legami forti, attirare visitatori da tutto il Mondo e diventare leva di sviluppo: un patrimonio prezioso, che deve essere valorizzato e sostenuto”.
“Quella che vorrei – ha chiuso Filippo Boni – è una Regione con una visione capace di sostenere chi sogna e costruisce impresa e, allo stesso tempo, stare al fianco di chi è più debole o vive momenti di difficoltà”.