Il Partito Democratico di Figline e Incisa Valdarno interviene sulla questione delle morti sul lavoro.
“In questi giorni sei lavoratori hanno perso la vita sul lavoro. A loro, alle loro famiglie e a tutte le comunità colpite va la nostra più sincera vicinanza e solidarietà. Ogni volta che si muore sul lavoro, non siamo di fronte a una fatalità, ma a un fallimento collettivo: della politica, delle istituzioni, del sistema economico e sociale. Come Partito Democratico di Figline e Incisa sentiamo il dovere di richiamare con forza l’attenzione su un tema che non può più essere eluso: la sicurezza nei luoghi di lavoro. Non si può continuare ad accettare pratiche di appalti e subappalti assegnati con gare al massimo ribasso, che mettono a rischio la qualità del lavoro e, soprattutto, la vita delle persone. Esistono metodi alternativi – come quello dell’esclusione automatica dell’offerta più alta e di quella più bassa – che costringerebbero gli operatori economici a proporre preventivi più equilibrati, riducendo lo spazio per chi cerca scorciatoie, spesso a discapito della sicurezza”.
“Vogliamo anche ricordare tragedie come quella della centrale idroelettrica di Bargi, al lago di Suviana, che dopo oltre due anni resta ancora avvolta da troppe ombre e senza risposte concrete. Un silenzio che pesa sulle famiglie e sull’intero Paese, e che segnala quanto la strada per una vera cultura della sicurezza sia ancora lunga. Chiediamo che il tema della sicurezza sul lavoro torni al centro dell’agenda politica nazionale, con controlli più stringenti, regole più eque negli appalti e una vera assunzione di responsabilità da parte di tutti. Perché nessuno debba più uscire di casa la mattina per andare a lavorare senza la certezza di farvi ritorno”.