C’è anche un nutrito gruppo di esponenti valdarnesi, fra i militanti della Lega che hanno deciso di lasciare il partito definendosi “delusi e amareggiati”. I nomi di coloro che hanno sottoscritto la lettera di addio alla Lega sono: Stefano Tassi (ex vicesindaco della prima giunta Chiassai a Montevarchi), Lanfranco Sabato, Cinzia Santoni, Gianni Arno, Rossano Innocenti, Massimo Mugnai (consigliere comunale a Terranuova), Letizia Arno, Pasquale Gerace, Radenko Blagojevic, Federico Arno, Salvatore Berlingo’, Gianluca Bonsignori.
“Siamo i militanti delusi e gli amareggiati dal Partito che abbiamo sostenuto, difeso, proposto con convinzione e passione, Lega Salvini Premier. Oggi – scrivono – ci troviamo in un Partito che ha perso totalmente la linfa vitale più che altro democratica e purtroppo ha perso anche lo stile. La linfa vitale era data dalla vicinanza ai territori ed ai cittadini che oggi, più che mai, subiscono solo scelte, spesso incomprensibili, giustificate solo da decisioni volute dai vertici Provinciali, Regionali o Nazionali senza mai avere spiegazioni o chiarimenti. La mancanza di Democrazia viene evidenziata da quando non si possono esprimere idee o posizioni senza essere espulsi o cassati. La Democrazia è scomparsa da quando arrivano solo nomine derivanti da amicizie e non da competenze e la parola Congresso è sparita per anni ,tranne quando si è sicuri che vadano come deciso dai succitati vertici”.
“Troppo spesso abbiamo visto scelte e decisioni dettate da interessi personali piuttosto che dal desiderio genuino di servire la comunità. Lo stile del Partito – accusano – diventa evidente quando in un solo stato di famiglia troviamo due stipendi da parlamentare, leciti ma non condivisi e condivisibili. Quando lettere firmate da militanti espongono perplessità e fatti che non vengono presi in considerazione non ricevendo mai una risposta. Quando gli eletti nei vari Enti chiedono chiarimenti sulla linea politica, dove a parte le linee generali dettate a livello nazionale, ci sono peculiarità territoriali e alleanze politiche che spesso e volentieri non vengono prese in considerazione, oltre che non vengono mai coinvolti e consultati ma apprendono molte volte decisioni dai giornali a cui devono adeguarsi senza essere stati neanche informati. In ultima analisi manca totalmente l’ascolto di chi, militante, sul territorio ci vive e fattivamente fa politica con i propri mezzi ,tempo e capacità”.
“Delusi e amareggiati della Lega Salvini Premier – concludono i dimissionari – oltre che abbandonare il percorso di Partito inviando le dimissioni da Militante, continueremo la passione politica vicino ai territori, alle persone e soprattutto ai valori che ci hanno sempre contraddistinti, continuando a lavorare per i principi che crediamo siano fondamentali e rimanendo sempre aperti al dialogo e alla collaborazione con chi condivide la stessa visione”.