04, Marzo, 2025

Consiglio comunale di Reggello: Nenci e Cicogni commentano la bocciatura della mozione sulle antenne

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Veronica Nenci e Gabriele Cicogni, rispettivamente capigruppo di opposizione per “Lista civica Nenci” e gruppo misto “Verso la consapevolezza”, commentano la mancata approvazione di una loro mozione in merito al monitoraggio delle antenne sul territorio, portata all’ultimo Consiglio comunale di Reggello.

“Nel Consiglio comunale del 28 gennaio scorso – spiega Nenci – è stata finalmente discussa la mozione , che ha preso le mosse dalla risposta vaga che ebbi dall’Assessore Bartolozzi e dal Sindaco Giunti ad una mia interrogazione pari oggetto del 30/09/2024. In sostanza, l’Amministrazione sosteneva che a Reggello non c’è necessità di dotarsi di un Piano delle Antenne, viste anche le modeste dimensioni del Comune stesso (sic!), ma che è sufficiente monitorare caso per caso. Dunque, io e il consigliere Cicogni abbiamo ritenuto necessario presentare una mozione che facesse emergere l’orientamento di tutto il Consiglio in merito a questo importante tema, che riguarda da vicino la salute dei cittadini”.

La capogruppo di opposizione poi spiega: “In seguito alla presentazione della mozione da parte del consigliere Cicogni, che ha esposto con la sua solita enfasi e sicuramente è scivolato in una considerazione scomoda, il capogruppo del PD ha preso la parola per dichiarazione di voto, prima ancora che se ne discutesse, ed ha annunciato il voto contrario del suo gruppo (a cui poi si è accodato supinamente l’altro gruppo di maggioranza) per l’atteggiamento complottista di chi ha esposto. Noi riteniamo fortemente irresponsabile una posizione di questo tipo, perché dimostra l’atteggiamento ipocrita e dissociato di chi dice di tenere alla salute e alla sicurezza dei cittadini ed invece si attacca ad un banalissimo pretesto per sfilarsene. Se si ritiene che un consigliere debba essere richiamato per atteggiamenti non consoni al suo ruolo, nulla osta, ma questo non deve avere niente a che vedere con la discussione ed approvazione di una mozione molto importante per la salute dei nostri cittadini. Questa è la serietà che ci meritiamo dai nostri amministratori: barattare i notevoli danni che potrebbero derivare da una gestione non attenta delle antenne radiomobili con una parola di troppo detta dal Cicogni!”.

“Il Sindaco, evidentemente in imbarazzo, ha sostenuto di essere fortemente d’accordo con la decisione presa dal capogruppo PD – continua ancora Veronica Nenci – ma ha voluto ugualmente dire qualcosa e si è addentrato in una serie di inesattezze e falsità amministrative (che ci auguriamo derivino da ignoranza e non siano volontarie, perché sarebbe preoccupante). In sostanza, ha sostenuto che il progresso è una buona cosa e non dobbiamo essere noi ad ostacolarlo, tanto che è stata proprio la “nostra” Presidente Meloni ad aumentare il range di radiofrequenze permesse che quando arriveranno richieste di installazione di antenne saranno valutate caso per caso e che, comunque, non ci dobbiamo preoccupare perché è richiesta sempre un’autorizzazione ed è obbligatorio anche il parere di ASL e ARPAT”.

Nenci e Cicogni sottolineano in chiusura che “nessuno ha detto che il progresso debba arrestarsi, ma abbiamo sicuramente il dovere di monitorare certe novità e vedere come contemperarne l’impatto con la salute dei nostri concittadini; siamo stanchi di sentir ridurre tutto a giochi di provenienza politica. Il Presidente Meloni è, in questo momento, il Presidente di tutti, piaccia o meno, ma non per questo dobbiamo sottovalutare l’impatto di certi provvedimenti. Forse è per questo che, dopo anni di governo della sinistra, siamo a questi punti: non si guarda al contenuto delle cose ma a chi le veicola; purtroppo non è sempre richiesta un’autorizzazione, ma molte antenne possono essere installate con una semplice Scia; la valutazione caso per caso dimostra ancora una volta l’incapacità politica di programmare e di dare qualche certezza ai cittadini; da un lato si dice che è obbligatorio il parere di Arpat ed Asl, ma dall’altro ci si rifiuta di confrontarsi con questi Enti per prevenire qualsiasi ricaduta negativa sulla salute dei cittadini, come richiesto nella nostra mozione”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati