03, Marzo, 2025

Camiciottoli ritorna sulla richiesta di dimissioni dell’assessore Nocentini: “Ribadiamo il giudizio negativo”

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Il Capogruppo di Avanti Montevarchi, Fabio Camiciottoli, ritorna sul botta e risposta che si è animato in Consiglio comunale con la richiesta all’assessore Sandra Nocentini di fare un passo indietro. “La replica di Nocentini alle nostre sollecitazioni nell’ultimo Consiglio a fare un passo indietro rappresentano un chiaro tentativo di mistificare la realtà e spostare la questione dal piano politico a quello personale, dimostrando di non voler comprendere la rilevanza dell’accaduto e certificando le nostre perplessità sull’adeguatezza al ruolo. Siamo i primi a riconoscere all’assessora buona volontà ed assidua presenza ma l’attività di Amministratore è una cosa molto diversa da quello, ad esempio, che svolge un presidente della ProLoco”.

“L’azione politica nel gestire e perseguire le deleghe assegnate a nostro giudizio politico è fallimentare, caotica, priva di prospettiva e per certi versi opaca, sfuggente al confronto e restia a rendere conto del proprio operato”, continua il capogruppo di opposizione. “A nostro giudizio con la gestione dei servizi mensa e di trasporto scolastico crediamo si sia raggiunto l’apice dimostrando tutta la propria inadeguatezza allo svolgimento del ruolo. Un Assessore che in nome e per conto di norme regolamentari che tra l’altro non contemplano possibilità per i morosi di distribuire pasti alternativi, senza le necessarie valutazioni sugli effetti che avrebbe comportato sui ragazzi e la scuola, ha ritenuto di condividere la somministrazione del Pane ed Olio”.

“A differenza di quel che vorrebbe far intendere l’assessore – aggiunge Camiciottoli – molte sono le motivazioni politiche che ci hanno portato a sostenere la richiesta. Vorremmo ricordare le volte che sono stati attivati servizi estivi e doposcuola in ritardo e dopo pressioni politiche in questi tre anni l’azione come vorremmo ricordare la gestione dello spostamento del mercato settimanale o l’ultima festa del perdono dove nel classico stile montevarchino la colpa è delle associazioni. Infine ci preme evidenziare la mancanza di una progettualità di ampio respiro in tema di Centro Storico e Promozione del territorio con tante iniziative, talune anche interessanti e di valore, che appaiono estemporanee e non utili ad affrontare le questioni politiche con il conseguente dispendio di risorse economiche.

“È vero che le possibili colpe degli avversari sono virtù dei collaboratori ma le parole dell’assessora dopo quanto affermato dal Sindaco in aula nei confronti di una consigliera democraticamente eletta sembrano proprio una contraddizione in termini. In una sorte di scoop l’assessore ci rileva un iter istituzionale sancito per legge: quando il sindaco che ha nominato gli assessori lascia il mandato questi cessano di conseguenza dalla loro carica. Infine ci sentiamo di dire che accettare un ruolo di Amministratore è una scelta libera ma non è come fare volontariato perché si va a gestire la cosa pubblica tanto che per la carica che riveste riceve un’indennità mensile lorda di euro 1.863 che non sono proprio due spicci”.

“Non ricordiamo – conclude Avanti Montevarchi – che nessuno accusò di bassezze o fake news quando chi indossava le magliette con la scritta “GIU’ LE MANI DAI BAMBINI” nel contesto della vicenda dell’istituto Mochi. Pertanto i cittadini contribuenti che in consiglio comunale hanno eletto a rappresentarli le forze politiche di opposizione hanno pieno titolo a richiedere ad un Amministratore un passo indietro o a porre quesiti a cui si deve rispondere. Questa si chiama Democrazia e ribadendo il nostro giudizio politico negativo la sollecitiamo a fare un passo indietro”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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