Il Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale a San Giovanni si è astenuto sul voto per la convenzione urbanistica per il completamento dell’area oggetto di piano di Recupero ARU3 detta ‘ospedale vecchio’. In una nota, il capogruppo Tommaso Pierazzi spiega il perché di questo voto. “Tutto questo – ricorda – avviene a quindici anni dall’approvazione del progetto originale. Infatti era il 06.03.2007 quando fu approvato il Piano di Recupero ‘Ex Ospedale Alberti’, con DCC n.7, Piano di recupero che di fatto avrebbe devastato per oltre un decennio il centro storico più visitato fino ad allora della vallata valdarnese”.
“Nel periodo storico che va dalla fine degli anni ’90 agli inizi del 2000 – ricorda ancora Pierazzi – la politica locale ‘soffocò’ l’economia sangiovannese permettendo prima la costruzione di una discarica ai confini della città e successivamente con l’abbattimento di un palazzo storico: ‘palazzo Alberti’. Per quanto riguarda il piano di recupero di ‘Borgo Arnolfo’, in particolare, questo si dimostrò una scelta sprovveduta da subito. Ci furono critiche mosse dalla popolazione che non vedeva di buon occhio una struttura così imponente e moderna ad inizio di un centro storico tra i più conosciuti e apprezzati della Toscana, ma soprattutto da chi sapeva che era in corso una bolla speculativa sull’edilizia pronta ad esplodere. Non era necessario essere un imprenditore del settore o uno scaltro banchiere per capirlo in quegli anni. Si voleva vendere appartamenti di lusso a prezzi fuori mercato. Ma nonostante questo tutte le forze politiche di allora si autocelebrarono nell’approvazione di un progetto che non era altro che una cattedrale nel deserto”.
“Io stesso – precisa Tommaso Pierazzi – mi sono impegnato politicamente perché inorridito da questo modo di fare politica che non aveva più nessun contatto con la realtà ma soprattutto con la cittadinanza. La ex casa del fascio, il teatro Bucci, la Discarica di Podere Rota, era impossibile non provare avversità verso la politica di allora. Per questo nell’ultima campagna elettorale avevamo proposto un percorso diverso per il recupero di Borgo Arnolfo, passando da un progetto che accedesse ai fondi europei per poi approdare ad un referendum consultivo con la popolazione nella ricerca di una soluzione più consona all’ubicazione della futura struttura. Perché Borgo Arnolfo doveva essere da esempio per ogni Sindaco futuro di ciò che non si deve mai fare senza il consenso della propria comunità”.
“Le elezioni del 2019 – aggiunge l’esponente del M5S – le abbiamo perse e quindi ci siamo rimessi alle scelte che ha deciso di intraprendere la Giunta attuale. Per questo a settembre 2020 con un atto di grossa responsabilità da parte del Movimento 5 Stelle sangiovannese, abbiamo votato a favore la delibera presentata dalla Giunta che di fatto dava il via libera alla possibilità di avvicinare nuovi acquirenti. Atto di responsabilità dettato dalla consapevolezza di dare alla Giunta attuale un mandato ‘forte’ da tutto il consiglio comunale. Oggi però, l’opposizione responsabile torna a fare il suo dovere di opposizione, intanto ad essere più cauta visto che la storia dei Piani di Recupero sangiovannesi ce lo insegna. Tra l’altro troviamo ridicole certe affermazioni lette sui media locali di chi oggi non governa la città, ma si intesta i successi dell’operazione ma omette di scrivere che quindici anni fa autorevoli loro rappresentanti erano tra coloro che quello scempio lo vollero. Per questo ci siamo astenuti, pur non avendo nessun pregiudizio sul soggetto attuatore privato che invece vogliamo ringraziare per essersi impegnato nel recupero dell’area. Ma poiché noi dobbiamo fare l’opposizione, col nostro voto di astensione (non contrario) abbiamo voluto ricordare alla giunta e ai sangiovannesi che a differenza di quindici anni fa, c’è un’opposizione seria che vigilerà”.