15, Novembre, 2024

Area verde di viale Cadorna, interviene Più Europa: “Liberale coniugato alla montevarchina”

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Sulla vicenda dell’area verde pubblica all’incrocio fra via Cadorna e via Fratelli Cervi a Montevarchi interviene con una nota anche il coordinamento +Europa Montevarchi Valdarno. “È innegabile che quello spazio pubblico rappresenta, così come confermano i tanti cittadini che abitano in quelle zone, uno dei pochi se non l’unico luogo utilizzato liberamente dai cittadini, grandi e piccoli, per giocare a vari sport, per passeggiare, per respirare un po’ d’aria, per far correre i loro cani e rappresenta comunque una sorta di polmone verde. Un luogo democratico dei cittadini in una sorta di autogestione”.

“Dal governo cittadino di centrodestra, oramai alla seconda consiliatura, un’amministrazione fortemente sbilanciata a destra dove però vi sono un sindaco (Silvia Chiassai Martini) ed un soggetto politico (Forza Italia) che si definiscono di area liberale, ci saremmo aspettati qualcosa di diverso. Ci saremmo aspettati che il Sindaco non ‘stirasse’ il concetto di valorizzazione di bene pubblico perché, specialmente se si parla di uno spazio libero, un bene è valorizzato se dà delle risposte ai vari bisogni della collettività, e questo luogo li dava e li dà in modo plurimo e gratuito”.

“Ci saremmo aspettati che prima di emettere qualsiasi bando l’Amministrazione avesse, partendo dagli organi elettivi, coinvolto la cittadinanza, le forze economiche e sociali di Montevarchi al fine di perseguire qualcosa che rispondesse ai reali bisogni e ne salvaguardasse le caratteristiche del luogo. Ma a quanto pare sembrano prevalere altre logiche e ragionamenti molto più d’interesse politico. Ci saremmo aspettati che l’Amministrazione avesse tutelato i cittadini in modo diverso favorendo attività libere plurime e gratuite, e che, dopo la pubblicazione della manifestazione d’interessi ne avesse dato risonanza per permettere a tutti di presentare i propri progetti. Ci saremmo aspettati che, dopo aver osservato solo una società aveva risposto (tra l’altro sembrerebbe costituitasi appositamente per la gara), l’Amministrazione avesse riaperto i termini ed effettuato una comunicazione adeguata a poter avere una più ampia platea di soggetti economici e sociali”.

“Appare singolare – continua la nota di +Europa – visti i tempi concessi dall’amministrazione e la poca pubblicizzazione degli atti, che un’azienda, senza nessuna esperienza pregressa, si costituisca proprio a valle dell’avviso e vi partecipi. Ci saremmo aspettati che l’Amministrazione non avesse previsto di concedere l’area per una durata potenziale di 18 anni come ci saremmo aspettati che, prima di concederla senza prevedere nessun onere di concessione e di costruzione, avesse valutato in modo puntuale se erano state create le basi per una concorrenza sleale tra operatori economici”.

“Secondo noi tutto questo procedimento va contro alle aspettative dei cittadini che abitano intorno all’area verde. E questo nonostante una prima risposta dell’amministrazione ai consiglieri di minoranza, opposta a quanto abbiamo verificato di persona, dove si dice testualmente che si sia attivata ‘per dare risposte alle richieste delle famiglie, di un luogo dove i più piccoli potessero svagarsi e divertirsi, soprattutto durante l’inverno, a causa dell’assenza totale di questo servizio in città’. Dal nostro punto di vista e per il nostro DNA valoriale siamo contrari a questa operazione, perseguita in modo molto singolare e privatistico visto il livello di condivisione e pubblicizzazione che possiamo dire zero. Siamo dispiaciuti nell’osservare che la componente liberale di questo paese non è tale e seguiremo con interesse il prosieguo di questa vicenda, testimone una volta di più di una destra sempre più estrema ed autoreferenziale, più interessata alla soppressione di aree verdi (come i giardini Spinelli, altro liberale, che strano) piuttosto che alla loro concessione gratuita a soggetti privati ‘dubbi’ senza ascoltare i cittadini o ascoltando solo quelli di loro interesse”, conclude la nota.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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