22, Dicembre, 2024

ABB, Liste civiche sangiovannesi: “L’occasione per dimostrare solidarietà ai lavoratori e per ribadire le nostre richieste”

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Una delegazione delle Liste Civiche Sangiovannesi guidata da Francesco Carbini e Antonio Vannini ha partecipato questa mattina al presidio dei lavoratori dinanzi i cancelli della ABB E-Mobility.

“É stata l’occasione non soltanto per dimostrare solidarietà ai lavoratori – affermano Vannini e Carbini – ma anche per ribadire con forza le nostre due richieste: l’apertura immediata di un tavolo istituzionale in cui la Regione assuma un ruolo concreto e incisivo sulla vicenda; la convocazione immediata di un Consiglio comunale straordinario davanti alla fabbrica dove tutte le Istituzioni siano chiamate a chiarire la propria posizione e – soprattutto – a esporre con trasparenza cosa possono realmente fare per tutelare i lavoratori. Ancora una volta, purtroppo! – proseguono Vannini e Carbini – avevamo ragione: più di un anno fa in Consiglio comunale avevamo sollevato la già allora preoccupante questione dei lavoratori interinali dell’ABB, ricevendo risposte insufficienti e totalmente fuori luogo da parte dell’Amministrazione Sangiovannese, quasi che non si dovesse disturbare in alcun modo l’interlocuzione in atto con i vertici aziendali.”

“A nulla valse allora la nostra richiesta di aprire un tavolo istituzionale per monitorare gli andamenti di una vicenda che avrebbe condotto a un triste epilogo e poter offrire strumenti per contenere i licenziamenti. Nè tantomeno quella di tenere puntualmente aggiornato il Consiglio comunale, e la città tutta, della situazione. A ottobre 2023 questa fu la risposta del capogruppo Pd in Consiglio comunale Alberto Marziali, promosso Assessore al Sociale nella nuova Giunta Vadi: ‘Credo sia importante valutare anche la delicatezza dei rapporti tra il Sindaco e alcuni dirigenti aziendali o sindacali oppure anche i nostri stessi rapporti con singoli dirigenti o persone informate, sviluppati nel corso del tempo. Questi rapporti si basano su un dialogo informale, sincero e aperto, che potrebbe subire delle ripercussioni se nascesse il sospetto che certe informazioni possano finire sopra un tavolo pubblico (come una commissione).’ ”

“Non si potevano disturbare i ‘ padroni del vapore’? Si sapeva qualcosa che non si poteva dire? Oppure, come spesso ormai accade, il Partito Democratico preferisce occuparsi di questioni importanti nelle segrete stanze invece che alla luce del sole? Pensiamo che avere avviato un tavolo istituzionale e aver discusso pubblicamente la crisi che era già in atto un anno fa in tale azienda sarebbe stato utile. Oggi non possiamo che constatare la totale inadeguatezza dimostrata dal Partito Democratico al governo della città su questa vicenda e per questo ci sembrano lacrime di coccodrillo quelle versate a conclusione di una situazione sulla quale l’Amministrazione poteva ancora avere voce in capitolo e fare qualcosa. Si dice, giustamente, che ora è il momento dell’unità a sostegno dei laboratori. Noi ci siamo, come ci siamo sempre stati. Ma ognuno ha responsabilità precise e ora è il momento di assumerle in pieno”.

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