A parlare, dopo la partita di ieri a Castiglion Fiorentino, è un dirigente dell’U.S. Faellese: un giocatore finito all’ospedale, due curati dal 118
La partita tra Castiglionese e Faellese, del Campionato Allievi A provinciali della delegazione di Arezzo che si stava disputando al campo della Spiaggina a Castiglion Fiorentino è stata sospesa dall'arbitro nel secondo tempo. A scatenare la bagarre, che ha motivato la decisione arbitrale, è stato un rigore assegnato alla squadra dell'U.S. Faellese e trasformato in gol. Risultato: due giocatori della compagine valdarnese sono stati soccorsi dal 118 e uno è stato portato all'ospedale.
Un dirigente della società nella mattina ha espresso sul profilo Facebook tutta l'amarezza per l'accaduto: "Il calcio giovanile ormai non ci regala più giornate di allegria divertimento e sana competizione. Il calcio non è più quel bel gioco dove correre dietro un pallone regala emozioni positive e gioia. Potevi perdere vincere o pareggiare ma alla fine restavarestavano sempre solo e soltanto la stanchezza. Il calcio adesso ci spinge oltre le barriere della civiltà dell'amicizia dell'educazione. Non esistono più regole perché anche in quel contesto queste vengono disattese mal'interpretate strumentalizzare per arrivare ad un solo fine. La violenza il contrasto ideologico il conflitto".
Sulla vicenda il dirigente continua: "Una cosa assurda una cosa inaudita. Ora io mi domando come può il calcio soprattutto il calcio giovanile essere arrivato a questo punto ? Perché? Un gioco che può trasformare e cambiare la vita di un ragazzo così improvvisamente. Non voglio cercare colpevoli non credo ce ne sia bisogno e lasceremo che siano le autorità competenti e gli organi federali a prendere le giuste decisioni i giusti provvedimenti. Non possiamo non avere fiducia nella giustizia legale e sportiva sicuramente verrà fatto tutto quello che sarà necessario fare. Io come dirigente responsabile della Faellese ritengo che sia opportuno e doveroso proprio nei confronti di questi ragazzi e delle loro famiglie adempiere a tutte quelle azioni che un'episodio (tra l'altro ormai recidivo) di questo genere meritano essere fatte. Resta tanta amarezza nel vedere così tanta violenza così tanto odio represso da questa inciviltà troppo spesso trascurata".
Il giocatore portato al pronto soccorso è già stato dimesso e sta meglio. Adesso spetterà al giudice sportivo valutare la vicenda e le possibili responsabilità.