18, Aprile, 2024

Variante dell’ex Tabaccaia, l’opposizione contesta l’opportunità politica. “Risparmia l’attuatore, famiglia di un assessore”

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L’approvazione in Consiglio comunale, ieri. Si tratta di una modifica alla convenzione che il comune aveva stipulato con la società attuatrice, e che prevede alcune modifiche ai materiali utilizzati con un risparmio di circa 20mila euro. “L’attuatore è la famiglia Bucciarelli, per questo rileviamo l’inopportunità politica di questo atto”, hanno attaccato dalle opposizioni

Contestazioni di natura politica hanno accompagnato, ieri, l'approvazione in consiglio comunale di una variante al Piano per la ex Tabaccaia, l'area situata lungo via Gramsci su cui fu approvato un piano di recupero per la costruzione di un insediamento residenziale. In sostanza, il privato attuatore ha chiesto di modificare alcuni materiali da utilizzare per le opere pubbliche di urbanizzazione poste a suo carico, come la piazza e le fioriere: modifiche con un risparmio di circa 20mila euro. Le contestazioni, principalmente sull'opportunità politica, sollevate dai rappresentanti di opposizione presenti, hanno riguardato il fatto che l'Immobiliare che realizza, e che ha chiesto la variante, è di proprietà della famiglia dell'assessore Cristina Bucciarelli (che è socia all'11% della società). L'assessore non ha presenziato in consiglio durante la discussione di questo punto. 

In Consiglio comunale, con il parere favorevole degli uffici comunali, il sindaco Silvia Chiassai Martini ha spiegato: "È una variazione semplice, solo di tipo estetico, non si intacca in sostanza il piano attuativo. Per noi sono modifiche migliorative, perché abbattono i futuri costi di manutenzione di cui dovrà farsi carico il comune. Ed è una cosa non di poco conto: si fanno i conti con quello che si è in grado di mantenere, per il futuro, e riteniamo che sia meglio si tratti di materiali che richiedono manutenzione più semplice". Dal punto di vista degli oneri di urbanizzazione, il risparmio di circa 20mila euro non cambia nulla per il comune, perché gli interventi a carico degli attuatori superano comunque quella che era la quota calcolata per gli oneri. "È una richiesta legittima di un privato, come ce ne sono state tante in passato", ha sottolineato Chiassai. 

Ma le critiche dell'opposizione non sono mancate. "È vero che la somma eccedente non era dovuta – ha sottolineato la consigliera Pd Francesca Neri – ma oggi si concede una sorta di sconto, ammettendo un impoverimento di quell’opera che l’attuatore lascerà al comune, come piazza urbana. L’amministrazione credo debba farsi promotrice di un certo livello di qualità: qui sembra si rinunci a priori a questo ruolo, invece. E poi, non si dà stimolo ad altri attuatori per richieste simili, nel segno del risparmio?". 

"Si tratta di una pratica delicata – ha aggiunto Grasso, Montevarchi Democratica – sia dal punto di vista urbanistico che di opportunità politica. Secondo me non ne valeva la pena, e mi son permesso di dirlo anche all’assessore Bucciarelli: qui infatti c’è l’assessore e tutta la sua famiglia. Credo sia un atto legittimo, ma di fatto c’è un’agevolazione, un atto che io non avrei mai fatto dal punto di vista dell’opportunità politica. Quei 20mila euro sono oggettivamente risparmiati dal lottizzante, e voglio sottolinearlo fortemente". 

"Quello che noi chiediamo è il rispetto di decoro urbano – ha attaccato Fabio Camiciottoli, Avanti Montevarchi – nella valutazione delle opere di urbanizzazione. Si stanno confondendo i piani tecnici e politici in una mescolanza di questioni che ci riportano sempre alla questione dell'opportunità politica. Riteniamo inoltre, e abbiamo chiesto risposte specifiche in merito, che le opere di urbanizzazione e la bonifica (per il mercurio rinvenuto nell'area) siano inscindibili, mentre l'attuatore ha richiesto uno stralcio, e questo ci preoccupa". 

"Questa è un’area centrale di Montevarchi – ha ricordato Paolo Ricci, Avanti Montevarchi – che ha necessità di essere ristrutturata, siamo tutti d’accordo. Questa procedura deve andare in fondo, insomma, ma nel modo opportuno. Questo atto che ci proponete mette in evidenza invece tre grosse questioni: prima di tutto, un brutto precedente amministrativo; la concessione di un risparmio oggettivo al privato; e un danno avventato grosso per la città. Ci preoccupa anche lo stralcio chiesto dall'attuatore alla Regione per quanto riguarda la bonifica del mercurio trovato nel sottosuolo, vorremmo garanzie che questa bonifica sarà completata, perché la salute dei cittadini è da tutelare". 

"Nel merito politico, sindaco – ha aggiunto Elisa Bertini, Pd – qui si va a ridurre la tipologia dell’intervento con la sola motivazione che dopo si spenderà meno di manutenzione. Non possiamo condividerlo, come modo di amministrare. Si fa uno stralcio a favore di un assessore e alla sua famiglia, un assessore che poi ci dice che mancano i soldi nelle casse comunali: siamo preoccupati da tutto questo, perché questa amministrazione insiste a dire una cosa, e poi negli atti fa tutt’altro". 

Il sindaco Silvia Chiassai Martini ha risposto rimandando al mittente tutte le contestazioni sull'opportunità politica, ricordando casi di varianti approvate in passato e opere pubbliche, realizzate con materiali anche più costosi, che oggi sarebbero di difficile manutenzione per il comune. 

Al momento del voto, tutta l'opposizione ha abbandonato l'aula in segno di dissenso. Dei 9 membri di maggioranza presenti, hanno votato a favore 7 consiglieri, 2 le astensioni, di Alessandra Bencini e Arturo Velotto. La delibera è stata approvata ma non ha avuto l'immediata eseguibilità per mancanza di numeri. 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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