20, Aprile, 2024

Tragedia in Pratomagno: due uomini uniti dalla passione per il volo e per il volontariato

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Maggiore dell’aeronautica militare Stefano Romito, tecnico radiologo Rodolfo Mandò. In serata è arrivato il cordoglio dei colleghi del Collegio tecnici sanitari di radiologia medica. Il velivolo verrà recuperato per le indagini

Sulla tragedia adesso è stata aperta un'inchiesta condotta dal pubblico ministero del Tribunale di Arezzo Andrea Claudiani per appurare i motivi che hanno fatto precipitare, tra Montrago e Modine al confine tra Castelfranco e Loro Ciuffenna, il veivolo ultraleggero sul quale stavano volando Stefano Romito e Rodolfo Mandò entrambi esperti piloti. Le cause sembrano essere dovute a un guasto tecnico.

Due uomini uniti dall'amore per il volo e per il volontariato. Stefano Romito, 39 anni, originario di Figline dove era volontario della Misericordia, residente insieme alla moglie a San Giovanni, era maggiore dell'Aeronautica militare a Pisa. Oltre 5.000 ore di volo all'attivo. Spesso in missione: era appena tornato da Dubai. Rodolfo Mandò, 47 anni figlinese, residente a Pietrapiana nel comune di Reggello, tecnico radiologo prima al Serristori poi a Ponte a Niccheri. Il Collegio Professionale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica delle Province di Firenze, Arezzo, Prato, Pistoia, Lucca e Massa Carrara ha espresso cordoglio per la sua scomparsa. "Tecnico Sanitario di Radiologia Medica al Serristori di Figline, operava adesso all'Ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri. Scrupoloso, competente e disponibile con tutti lascia un vuoto incolmabile tra i colleghi. Il Collegio dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica è vicino al dolore della famiglia".

Erano partiti dall'Aviosuperficie Valle al Pero di Cavriglia in occasione di una manifestazione. Ma non sono mai tornati. È stato un cittadino a far scattare l'allarme quando ha visto l'ultraleggero precipitare in Pratomagno. Sul posto è arrivato il Drago 53 del reparto volo del nuclo elicotteri dei vigili del fuoco della Toscana con sede ad Arezzo che ha individuato la zona e chiesto l'intervento degli interventi da terra vista la zona impervia.

Lo stesso nucleo porterà via il veivolo: dovranno essere appurate le cause della tragedia. Ma considerate le competenze dei due occupanti e le favorevoli condizioni del tempo si ipotizza il guasto tecnico.

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