L’ex Fashion Valley di Reggello è ormai una cattedrale nel deserto, con un solo negozio aperto già destinato a chiudere. Tutto senza notizie ufficiali relative a quanto sta accadendo e al futuro di quell’area. La Cgil chiede l’apertura di un tavolo con i sindaci del Valdarno fiorentino: “Serve più chiarezza e controllo sulla questione del lavoro nel settore della moda”
Decine di vetrine vuote, insegne rimosse, parcheggi deserti. The Smart Gallery, nato nel 2011 come Fashion Valley a Leccio, nel comune di Reggello, da paradiso dello shopping si è ormai trasformato in cattedrale nel deserto, una città fantasma del fashion. Uno smantellamento lento, iniziato da qualche mese, e che ora si avvia a conclusione, senza però che siano state rese pubbliche notizie ufficiali su questo processo.
Oggi resta solo un negozio aperto, all'interno del complesso. E' quello di Versace, destinato – almeno secondo quanto si vocifera – anche questo alla chiusura entro il mese di settembre. Ci sono poi un bar e un ristorante orientale, ma su entrambi non si hanno notizie sulla destinazione. In questi giorni alcuni degli ultimi negozi stanno traslocando altrove, ad esempio al vicino Fashion Groove, nel comune di Figline e Incisa, qualche decina di metri al di là dell'Arno.
Eppure quando fu inaugurato, nel 2011, doveva essere il nuovo punto di riferimento dell'alta moda, a pochi chilometri dal 'colosso' del The Mall, questo sì in continua espansione. Avrebbe dovuto ospitare 32 negozi su una superficie di circa 5.500 metri quadrati. E dare lavoro a circa 120 persone: a questa cifra non si è mai arrivati, anche se alcune decine di lavoratori hanno 'girato' nel corso degli anni, per lo più con contratti a tempo determinato. Un anno fa la presentazione del restyling dell'outlet di proprietà de La Castelnuovese da parte del gruppo Arcoretail. Da allora si contavano 22 negozi e circa 50 dipendenti. Poi il lento declino, iniziato a maggio.
"Sappiamo di trasferimenti, alcune chiusure, ma non abbiamo neanche noi il polso della situazione di quanto sta accadendo al The Smart Gallery – spiega Enrico Talenti, della Filctem Cgil – per questo abbiamo chiesto alla proprietà di aprire un confronto, per ora invano. E sempre per questo abbiamo già chiesto ai sindaci del Valdarno fiorentino di aprire un tavolo con i sindacati, perché ci sia più chiarezza intorno all'impiego nel triangolo della moda".
I sindaci di Rignano, Figline e Incisa hanno già detto sì, ora manca l'ok del primo cittadino di Reggello, spiega Talenti. "Il settore degli outlet da' lavoro a un migliaio di persone in questa zona: un'altalena fra i contratti più disparati. Non bisogna abbassare la guardia, quindi, nemmeno su situazioni positive che danno lavoro come quella del The Mall. Ma specie quando avvengono smantellamenti come quello dell'ex Fashion Valley, ci vuole più chiarezza", aggiunge il rappresentante sindacale.
E l'autunno porterà anche a riaccendere i riflettori su un'altra questione rimasta per ora in sospeso, quella dell'ex Centro di Cascia di Reggello, l'unico finora rimasto chiuso, dopo che Carrefour ha rilevato gli altri punti vendita della catena. "Anche in questo caso vorremmo tornare a parlarne, perché nonostante i vari proclami non si è mosso nulla. Gli ex dipendenti aspettano ancora notizie, e per questo speriamo di poter convocare al più presto un'assemblea pubblica".
Ha collaborato Eugenio Bini