19, Aprile, 2024

Scoperta la banda dei furti nelle pelletterie: tre arresti e una denuncia. Colpi studiati e mirati. La refurtiva spedita con il corriere

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Le indagini sono scattate dopo il furto in un’azienda di Figline. I quattro della banda sono responsabili di cinque colpi tra Firenze ed Arezzo. Valore: 80.000 euro. A operare sono stati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Figline in collaborazione con i colleghi del comando provinciale di Napoli

La loro specialità erano i furti nelle ditte che realizzavano prodotti di pelletteria di note griffe. Particolare il loro modus operandi: per evitare problemi durante eventuali controlli delle forze dell'ordine, spedivano la refurtiva con il corriere per poi riprenderla una volta arrivati in Campania. I quattro componenti della banda che operava a livello nazionale sono stati scoperti e rintracciati in un'operazione condotta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Figline coadiuvati dai colleghi del comando provinciale di Napoli.

Tre arresti e una denuncia in stato di libertà per furti in concorso, nei confronti, rispettivamente, di un 43enne e di un 51enne, colpiti dalla detenzione in carcere, di un 44enne, sottoposto ai domiciliari, e di un 51enne indagato, tutti residenti in Provincia di Napoli. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip presso il Tribunale di Firenze, Dolores Limongi, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Firenze, Leopoldo De Gregorio.

L’attività investigativa dei carabinieri della compagnia di Figline prende il via nel mese di marzo quando in zona viene effettuato un colpo ai danni di un'azienda di pelletteria. Le indagini successive portano all'individuazione di un modus operandi del tutto particolare: la banda, infatti, dopo aver noleggiato un furgone andava in giro per l'Italia a scegliere le aziende produttrici di scarpe, borse, abbigliamento, di grandi marchi, da colpire. Poi tornava a casa e dopo qualche giorno effettuava il colpo: i quattro uomini davanti alla ditta aspettavano, in orario di lavoro, l'uscita di qualche mezzo e bloccavano il cancello carrabile. Poi entravano all'interno, individuavano lo stoccaggio delle merci pronte per la spedizione, in maniera fulminea riempivano il furgone con la merce e fuggivano. Subito dopo spedivano tramite corriere la refurtiva nel loro luogo di residenza e tornavano a casa. Il giorno successivo andavano alla ditta di spedizioni e ritiravano i prodotti da smerciare sulla piazza di Napoli.

La banda scoperta è ritenuta responsabile di cinque furti  in ditte di Firenze e Arezzo: finora avevano rubato scarpe, borse e giacconi in pelle, per un valore complessivo di oltre 80.000 euro.

 

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