19, Novembre, 2024

Regolamento edilizio, l’adeguamento in Consiglio. Opposizioni: “Non affronta le vere questioni”

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Domani la votazione di un adeguamento alle nuove normative in materia: ma per Pd e Avanti Montevarchi “manca l’indirizzo politico, e non si risolvono le questioni aperte e segnalate a più riprese dagli operatori”

Si riunisce giovedì 23 marzo il consiglio comunale di Montevarchi, all'ordine del giorno anche la votazione su un adeguamento del Regolamento Edilizio alle nuove normative in vigore nel settore, a partire dalla nuova legge regionale della Toscana. Ma per i consiglieri Pd e Avanti Montevarchi sono diverse le criticità legate a questo documento. 

"La città – scrivono in una nota Camiciottoli, Ricci, Bertini e Neri – ha necessità di una profonda rivisitazione degli strumenti urbanistici comunali, ma la proposta di Regolamento Edilizio che verrà discussa in Consiglio è un documento senza un’anima, privo d’indirizzi politici preliminari che confermano l’attitudine dell’attuale Amministrazione a gestire l’ordinario anziché perseguire, con scelte coraggiose, nuove politiche".

Il testo in discussione "appare come un mero adempimento degli uffici, tanto che per degli aspetti sembra confliggere con la stessa legge e con alcuni cardini dell’attuale Regolamento Urbanistico". Ma la critica delle opposizioni va anche alla mancanza di "un preventivo confronto con gli operatori e le associazioni di categoria interessate. Così il Regolamento non raccoglie le tante sollecitazioni e criticità che in questi anni sono emerse quali ad esempio la semplificazione delle procedure di sanatoria, la diminuzione degli oneri, la costituzione dei Sportelli Unici per l’Edilizia". 

Tra le proposte lanciate dai consiglieri, quella di "gestire in modo compiuto la questione degli immobili fantasma o “capanne” presenti nel territorio" e la "costituzione di un abaco e l’introduzione del piano del colore".

Sull'adeguamento proposto, concludono i consiglieri, "sicuramente vengono introdotte anche delle novità positive, ma in questi 8 mesi anziché fermarsi alla mera applicazione delle leggi ritenevamo che occorresse proporre e sviluppare qualcosa di nuovo. In realtà saremmo ancora in tempo. Non c’è un obbligo di legge che ci impone di approvare un nuovo regolamento edilizio in tempi così veloci e senza un reale approfondimento: perciò chiederemo al Consiglio la sospensione dell’atto in modo da permettere all’Amministrazione di aprire un confronto pubblico con gli operatori e con la città". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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