Alla Ginestra di Montevarchi si apre il percorso sul tema dell’accessibilità urbana. A confronto rappresentanti di associazioni, ma anche professionisti che si occupano di progettare gli spazi urbani. L’obiettivo del comune, sulla spinta forte che ha dato l’assessore Stefano Tassi in questo senso, è di predisporre un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche
Muoversi in centro, fare shopping e visitare i musei, ma anche fare sport al palazzetto o vedere una partita allo stadio: tutte attività che, per una persona con qualche forma di disabilità, possono diventare difficili, quasi impossibili. "Basta il fatidico scalino per fermarci", hanno raccontato alla Ginestra di Montevarchi alcuni dei rappresentanti delle associazioni che hanno preso parte al convegno "Montevarchi Senza Barriere".
Il tavolo di confronto, che si è tenuto in mattinata, è stato il momento di apertura di un percorso su cui l'amministrazione comunale punta molto, hanno ricordato il sindaco Silvia Chiassai e l'assessore al sociale e allo sport Stefano Tassi. "L'obiettivo è di arrivare ad un Piano per l'abbattimento delle barriere architettoniche, che la legge prevederebbe per tutti, ma che è stato molto sottovalutato negli anni. Basti pensare che in Toscana meno del 19% dei comuni ne ha uno, e di tutti gli altri comuni solo la metà ha iniziato la mappatura necessaria per redigere il Piano".
Montevarchi lo avrà, il suo Piano: l'obiettivo è infatti proprio questo. "Il convegno di oggi è solo l'avvio del percorso – ha ribadito Stefano Tassi, particolarmente sensibile a questo tema – siamo pronti ad avviare la mappatura del centro storico e, su mia proposta, anche dei centri sportivi. Non a caso abbiamo, con noi, anche il dottor Massimo Porciani in rappresentanza del Comitato Paraolimpico Toscano. Lo sport deve essere un'opportunità davvero per tutti, così come a tutti deve essere accessibile il centro storico cittadino".
Lungo l'elenco delle associazioni che hanno portato il loro contributo, per analizzare il problema anche dal punto di vista di chi lo vive ogni giorno: APArezzo, Aism, Delfosub, La Crisalide, Fand, Uic e Ens Arezzo. Per la Regione Toscana, presenti rappresentanti del Settore Pianificazione del territorio, che hanno ribadito come i fondi stanziati finora fossero quelli principalmente provenienti dalla Comunità Europea, ma che comunque l'attenzione sull'abbattimento delle barriere architettoniche resta. Il convegno ha visto poi la presenza dell'Azienda Usl Toscana Sud Est e dei rappresentanti degli Ordini di architetti, ingegneri, assistenti e del Collegio dei geometri della provincia di Arezzo.
Il percorso che porterà avanti il comune di Montevarchi in parte è già scritto. Già dalle prossime settimane, alcuni studenti delle scuole superiori del territorio, con un progetto di scuola-lavoro, avvieranno i sopralluoghi sul centro storico insieme ai rappresentanti delle associazioni di disabili che hanno dato la disponibilità, e insieme a un tecnico comunale. Inizierà così la mappatura del centro, pezzetto per pezzetto, a caccia di ostacoli fisici che siano vere e proprie barriere architettoniche, per chi ha delle disabilità.
Poi, questo lavoro, che proseguirà anche nel prossimo anno scolastico, confluirà in una documentazione che finirà sui tavoli tecnici del comune proprio per trasformarlo nel Piano di abbattimento delle barriere architettoniche, in base alle priorità che saranno individuate. Infine, l'amministrazione utilizzerà questo Piano per accedere ad eventuali bandi di finanziamento che si dovessero aprire in futuro, per realizzare in maniera vera e propria i lavori.