23, Dicembre, 2024

Porta San Francesco, lettera aperta al sindaco: “Il nostro Palio sta morendo”

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Dopo le vicissitudini vissute quest’anno dalla 45° edizione del Palio di San Rocco Porta San Francesco scrive una lettera aperta al sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai

È una lettera aperta quella che il capitano di Porta San Francesco, Alessandro De Paolis, scrive al sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai. Una lettera che non vuol creare polemica ma soltanto una riflessione sui valori che da sempre hanno animato ogni edizione del Palio di San Rocco: entusiasmo, sana rivalità, passione e attaccamento alla propria città.

La 45° edizione del Palio di San Rocco quest'anno ha registrato contestazioni e un epilogo travagliato. Nella sera di martedì 5 settembre vincitrice è risultata essere Porta Aretina ma dopo due giorni un ricorso presentato da Porta Senese ha ribaltato la classifica.

Adesso Porta San Francesco entra nel merito.

"Cara Giulia, ti scrivo in maniera aperta e chiara come nel mio stile, senza vergogna né riverenze di palazzo, chiedendo scusa se non ti do del lei. Quello che è successo durante la 45° edizione del Palio di San Rocco è il risultato di anni ed anni di puro disinteresse da parte di tutti coloro che ruotano intorno a questa festa, partendo dall'amministrazione comunale, passando dalla proloco e via via arrivando alle Contrade. La nostra contrada, così come le altre, vive di storia, passione e sorrisi con una bella dose di 'medioevalità'. Vive di ricordi, anche, quei bei ricordi di quando la nostra meravigliosa piazza straripava di persone durante i giorni del Palio. Oggi purtroppo questa è solo storia passata e mai come in questo momento credo sia giunta l'ora di provare vergogna, a partire dall'alto, da parte di tutti coloro che negli anni, solo per un 'cencio', hanno oscurato lo spirito della festa paesana del perdono, quello spirito che ancora oggi noi speriamo di ritrovare".

Il capitano di Porta San Francesco continua: "Non chiedo di avere promesse da nessuno, non mi fido più, chiedo solamente a tutti, noi compresi, di scendere dai piedistalli per provare a riaccendere quello spirito che ci faceva sognare con la speranza di ricreare, in onore degli storici fondatori del Palio, una festa degna della meravigliosa piazza di Figline Valdarno. Come capitano di Porta San Francesco e a nome della mia contrada, trovo però inammissibile che siano stati usati due pesi e due misure su due norme del regolamento scritte in maniera chiara e inequivocabile. È vero, il nostro regolamento è in alcune parti lacunoso e contraddittorio – e anche su questo dovremo lavorare e collaborare – ma i passi fondamentali sono molto ben marcati. Detto questo reputo che sia Porta Aretina che Porta Senese meritino la vittoria, ma allo stesso modo perdono, come tutti noi, la gara più importante, quella della Passione per il Palio, ed è solo per questo che io avrei deciso, mio umile parere, la non assegnazione del Palio. Un Palio svoltosi in maniera inusuale, con molti problemi organizzativi e con le contrade che si battono, spesso a suon di indifferenza e ipocrisia, sui cavilli del regolamento. Dal canto nostro, pur avendo le nostre colpe, potremmo fare un ennesimo ricorso in opportune sedi ma stavolta vogliamo dimostrare di che pasta siamo fatti, vogliamo dire basta, il nostro Palio sta 'morendo'. In attesa che tu voglia esporti in prima persona come sto facendo io, per far sì che questo sogno diventi realtà, ti mando un saluto da una contrada bellissima".

 

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