La sindaca di Figline e Incisa interviene sulla polemica nata dopo il Consiglio comunale di Venerdì scorso, nel quale le opposizioni hanno abbandonato l’aula al momento della surroga di un consigliere e si sono appellate alla mancanza di numero legale, chiedendo anche il commissariamento del comune. “Sono già in campagna elettorale, ma questo non è il modo di fare politica”
Non si spegne la polemica, dopo le contestazioni nel consiglio comunale di Figline e Incisa di venerdì scorso. Dopo le accuse della maggioranza e la replica dei consiglieri delle opposizioni e del gruppo misto, che si sono rivolti ai carabinieri, ora parla la sindaca Giulia Mugnai, che definisce quel comportamento come “zinganette”.
“Abbiamo assistito a una scena indegna – commenta Mugnai – con le opposizioni che si sono alzate per cercare di far mancare il numero legale e impedire a un consigliere di entrare nel proprio servizio attraverso una surroga. È un atto che credo non abbia precedenti. Tra l’altro siamo stati obbligati a procedere attraverso le parole della segretaria, che hanno permesso di farlo, e quindi abbiamo proceduto responsabilmente anche a votare il bilancio di previsione, che comprende investimenti importanti anche nelle scuole”.
“Chi vuole impedire alla democrazia di svolgersi – continua ancora Giulia Mugnai – fa un atto di grave irresponsabilità, credo non sia ricevibile questo tipo di atteggiamento, perché le istituzioni vanno rispettate in maniera seria. Prima delle sceneggiate della politica, ci deve stare a cuore l’interesse pubblico e i cittadini. Pensare di far mancare il numero legale, senza parlare di politica, senza parlare di quegli interventi del bilancio che interessano la cittadinanza, non è davvero più sostenibile”.
“Queste zinganette, le voglio chiamare così – chiude la sindaca – non interessano alla cittadinanza. Solo attraverso la buona amministrazione si dimostra cosa si è, e cosa si vuole fare, e non attraverso le sceneggiate che dimostrano solo che siamo in campagna elettorale, per l’ennesima volta”.