A prendere la pensione mandavano i figli: loro vivevano all’estero, in Italia ci venivano al massimo per una settimana o due all’anno. Ma si prendevano comunque 500 euro al mese di pensione sociale. La Polizia di Montevarchi ha collaborato con l’Inps e ha scoperchiato il vaso di Pandora: già 25 i casi in Valdarno aretino. Scoperte coppie di pensionati che hanno preso anche 25mila euro a testa, senza averne diritto
Incassavano assegni sociali da 500 euro al mese senza averne diritto perché loro, ultrasessantacinquenni stranieri, titolari di permesso di soggiorno, che in teoria avevano la residenza nel Valdarno aretino, in realtà vivevano all'estero. In Italia ci venivano per brevi periodi, al massimo una settimana o due nel corso dell'anno. Ma erano organizzati: a riscuotere la pensione mandavano i figli o i parenti, con tanto di delega.
In questo modo hanno ricevuto dall'Inps, indebitamente, una cifra che arriva a 450mila euro. Venticinque i casi scoperti in questi giorni dalla Polizia del Commissariato di Montevarchi, che collaborando con l'Inps di Montevarchi ha portato alla luce un fenomeno sociale di dimensioni ben più ampie di quello che poteva sembrare all'inizio.
L'attività investigativa è partita alcuni mesi fa da controlli ordinari, svolti dalla Squadra Amministrativa del Commissariato, per verificare il rispetto delle norme sull'ingresso e il soggiorno in Italia di cittadini extracomunitari. Invitati negli uffici di polizia per gli accertamenti, quei cittadini, che avrebbero dovuto risiedere in Italia, risultavano invece assenti dal territorio nazionale. E tutto questo mentre continuavano a percepire l'assegno sociale.
Il diritto a questo contributo, infatti, spetta anche agli stranieri ultrassessantacinquenni, titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, rientranti nei limiti di reddito stabiliti dalla legge, purché vivano stabilmente e con continuità in Italia. Il sospetto degli agenti era che, senza effettuare alcuna comunicazione all'Inps, avessero continuato a prendere la pensione sociale anche nei periodi di residenza all'estero.
Da qui la collaborazione con l'Inps e la conferma: in nessuno dei venticinque casi esaminati lo straniero aveva comunicato le proprie assenze dall'Italia, continuando a percepire una somma di circa 500 euro al mese. E tra questi, sono venuti a galla casi di cittadini stranieri, prevalentemente di nazionalità albanese, che hanno vissuto all'estero abitualmente e con regolarità anche per cinque anni, con visite periodiche in Italia della durata di dieci giorni, due settimane al massimo: spesso marito e moglie, entrambi titolari del beneficio, continuavano a percepire indebitamente somme che in qualche caso hanno superato i 25mila euro a testa.
Tutti e 25 gli stranieri sono stati denunciati dalla Polizia di Montevarchi all'autorità giudiziaria per "Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato". Nelle ipotesi di minore gravità è stata comminata al responsabile una sanzione amministrativa che in alcuni casi ha superato la somma di 8.600 euro. Nei loro confronti l'INPS ha già provveduto a sospendere o revocare l'erogazione del contributo assistenziale e ha attivato le procedure finalizzate alla ripetizione dell'indebito.
Le indagini proseguono perché non si esclude che ci siano altri casi del genere, in tutto il Valdarno. Non solo: la Polizia indaga anche nei confronti delle persone delegate ad incassare gli assegni, spesso figli dei beneficiari, per verificare un loro coinvolgimento nella frode commessa dai genitori.