23, Novembre, 2024

Partoanalgesia, dopo lo slittamento per carenza di anestesisti Chiassai attacca la Asl: “È inaffidabile”

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Il parto con epidurale non partirà nel breve termine, all’Ospedale del Valdarno: mancano infatti gli anestesisti necessari per attivarlo. E dopo la lettera di Viligiardi alla Asl, ora il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai commenta: “Modo di operare preoccupante, scriverò di nuovo all’assessore regionale alla salute Saccardi”

Definisce "inaffidabile" l'Azienda sanitaria, il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai. La questione è quella del parto con epidurale, su cui nei mesi scorsi si era espresso all'unanimità anche il consiglio comunale, e che sembrava fosse pronta a partire prima dell'estate. E invece no, niente da fare: mancano gli anestesisti, e quindi il servizio di partoanalgesia non si farà, almeno nel breve termine. Il sindaco di San Giovanni Viligiardi, presidente della Conferenza dei sindaci, ha già scritto una lettera alla Asl.

Ma oggi Chiassai attacca duramente i vertici dell'Azienda: “Sulla partonalagesia all’Ospedale della Gruccia avevo preso l’impegno in consiglio comunale di monitorare il progetto sulle tempistiche di realizzazione attraverso la Conferenza dei sindaci. In questi mesi, ho ricevuto continue rassicurazioni dalla dirigenza Asl che l’avvio del servizio, a giugno, era un obiettivo primario. La tecnica del parto indolore eleverebbe il livello qualitativo dei servizi nel nostro Ospedale e potrebbe diventare attrattivo anche per le donne che provengono da altre realtà territoriali. Ora invece veniamo a sapere che non c’è alcuna certezza di attuazione dell’epidurale in Valdarno".

"Questo modus operandi della Asl è preoccupante anche per la situazione che investe la sanità alle prese con la salvaguardia di ospedali, reparti e servizi sul territorio.  Si conferma l’inaffidabilità della Asl, condita dal silenzio della Regione, nei confronti dei cittadini e i loro sindaci. L’impegno sulla realizzazione di un progetto deve essere dato coi fatti e non con le parole al vento".

A far slittare tutto è la carenza di anestesisti, come sottolinea ancora Silvia Chiassai: "I conti non tornano sugli anestesisti in Valdarno: il Direttore del Presidio ospedaliero della Gruccia, dottor Gialli, alcuni mesi fa, mi informava dell’approvazione di una graduatoria per sostituire, entro giugno, tre anestesisti in pensionamento con un quarto da impiegare alla pratica della partonalgesia. Mi risulta che questi anestesisti sarebbero arrivati in Valdarno per andarsene via subito, essendo entrati a tempo indeterminato da altre parti: una conferma della non appetibilità del nostro territorio e delle nostre strutture che non danno neppure sufficienti garanzie occupazionali".

"Al di là di proclami e di rassicurazioni, le mie perplessità sui numeri hanno trovato l’ennesima conferma: da ottobre ci saranno 11 anestesisti alla Gruccia, quando servirebbero 18 unità, per coprire un servizio di partoanalgesia da instaurare con doppia guardia, anche in turno notturno e festivo, h24, che dovrebbe garantire un rianimatore nel reparto di terapia intensiva e un anestesista nel blocco parto. Sono dati che già attestano l’impossibilità di attuare il parto indolore garantendo sia la sicurezza che la continuità del servizio".

E il problema sull’epidurale riapre la strada alle critiche sulla riorganizzazione sanitaria: "C'è una grande critictà sul reclutamento di anestesisti in tutta l’area vasta Toscana Sud- Est, con il rischio di ripercussioni drammatiche sulle liste di attesa. L'Ospedale del Valdarno rischia così di farne pesantemente le spese perché struttura ospedaliera periferica, senza un’adeguata classificazione, con il pericolo di depotenziamento dei servizi su un territorio omogeneo, ma diviso in due Asl differenti. Per questo presenterò uno specifico ordine del giorno in Conferenza dei sindaci e scriverò nuovamente all’Assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi, con la speranza che stavolta non ignori il sindaco di Montevarchi, sapendo che con la sua indifferenza non sta mancando di rispetto a me, ma ai cittadini del Valdarno e alle donne alle quali era stato promesso un servizio che al momento rimane solo sulla carta dei buoni propositi". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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