19, Novembre, 2024

Lunedì e martedì delegazione indiana a Bucine per incontrare i produttori di olio e vino

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La prossima settimana il comune di Bucine ospiterà un importante incontro tra importatori indiani, l’ambasciatore in Italia Anil Wadhwa con aziende olivicole e vitivinicole locali. Una prima iniziativa di marketing territoriale per la valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti

Lunedì 6 e martedì 7 marzo a Bucine si terrà un importante incontro tra importatori indiani e le aziende olivicole e vitivinicole del territorio: la delegazione sarà guidata dall'Ambasciatore dell'India in Italia Anil Wadhwa. L'iniziativa rappresenta un primo passo all'interno del piano di marketing territoriale dell'amministrazione di Bucine, approvato la scorsa settimana dal Consiglio comunale.

Il workshop è stato organizzato in collaborazione con la comunità indiana locale, la Camera di Commercio di Arezzo e l'Associazione Strada del Vino di Arezzo. "Saranno due giorni di lavoro, non di svago. L'ambasciata indiana ha chiesto di rafforzare le relazioni già buone che abbiamo, non solo da un punto di vista sociale, ma anche culturale ed economico", ha spiegato il sindaco Pietro Tanzini, anticipando che nella biblioteca comunale saranno accolte pubblicazioni per approfondire la consocenza della cultura indiana.

"Da qui il percorso di reciproca conoscenza e su possibli scambi economici, in collaborazione con la Camera di Commercio. Partiamo da due prodotti fondamentali, l'olio e il vino, per ampliare anche ad altri prodotti alimentari e non solo, come oro e pasta, che caratterizzano anche il territorio provinciale di Arezzo", ha aggiunto Tanzini. Cinque importatori indiani a confronto con 15 aziende locali, con una degustazione dei prodotti che sarà in programma a Villa a Sesta e guidata dagli operatori dell'associazione Strada del Vino.

Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore Nicola Benini: "Abbiamo previsto anche altri appuntenti su altri aspetti, tra cui la ricettività turistica, che interessano anche tutto l'ambito provinciale. Tutto questo dimostra l'importanza di lavorare in rete con vari enti e associazioni. Speriamo che le nostre aziende abbiano il giusto beneficio da queste iniziative".

Alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa sono intervenuti anche Giuseppe Salvini, Segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo: "Un ringraziamento a questa amministrazione molto dinamica, in questo orizzonte allargato per cogliere insieme opportunità che possono rafforzare i rapporti e portare ricchezza territorio. L'India è un paese interessante, con un mercato in espansione e l'Italia è il quarto partner commerciale dell'India. Dal punto di vista della zona, il volume commerciale dalla provincia di Arezzo verso l'India è di 32 milioni di euro, una buona base di partenza per un rapporto solido e interessante anche da un punto di vista sociale, con ben 130 imprese indiane nel nostro territorio provinciale".

Olio e vino, quindi, come ambasciatori per il loro ruolo fondamentale per l'economia del territorio, per aprire un percorso con l'India anche su altri prodotti e settori, come quello orafo. "Un mondo dell'impresa legata non solo alla crescita economica, anche come luogo di integrazione". Presente anche Balbir Singh Pabla, referente dell'Indian Comunity Association, che ha ringraziato per l'organizzazione dell'iniziativa e la cura dei rapporti, auspicando anche una maggior comunicazione e promozione del territorio del Valdarno e della Valdambra, che contribuiscono alla ricchezza della Toscana insieme alle città d'arte più famose nel mondo.

I complimenti per il workshop sono arrivati anche da Saverio Luzzi, Presidente dell'associazione Strada del Vino Terre di Arezzo: "Un comune con una mentalità aperta, che ha deciso di allargarsi verso il mondo. Siamo davanti a un esperimento di rete che auguro vada avanti senza problemi o paure. Più siamo, più lontano possiamo andare. Perché il marketing territoriale non è solo la vendita semplice dei prodotti: il valore di ogni bottiglia deriva per metà dal prodotto, ma per l'altra dalla nostra cultura, le nostre ricchezze paesaggistiche e artistiche che scopre chi conosce il prodotto e viene qui a visitare i luoghi".

 

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