24, Novembre, 2024

Lavoravano dietro il paravento di una cooperativa sociale: denunciati due imprenditori. Scoperte 301 persone tra lavoro nero e irregolare

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L’indagine condotta dalla guardia di finanza del comando provinciale di Arezzo e della compagnia di San Giovanni ha fatto luce sulle attività di due aziende nel settore delle prestazioni socio sanitarie e assistenziali ad anziani e disabili. Maxi sanzioni per oltre 2.000.000 di euro

Operavano dietro il paravento di una cooperativa sociale fittizia per usufruire del regime agevolato fiscale e contributivo. Le indagini condotte dalla guardia di finanza del comando provinciale di Arezzo e della compagnia di San Giovanni in collaborazione con la direzione territoriale del lavoro hanno fatto luce sull'attività di due aziende con sede ad Arezzo e in Valdarno titolari di un noto marchio nel settore delle prestazioni socio sanitarie, educative e di assistenza domiciliare e ospedaliera ad anziani e disabili. 136 i lavoratori scoperti totalmente al nero e 165 gli irregolari. Maxi la sanzione elevata per oltre 2 milioni di euro. Denunciati due imprenditori.

A insospettire gli investigatori delle Fiamme Gialle e a far scattare le indagini sono state le tariffe assai concorrenziali praticate e la retribuzione del personale che percepiva 5 euro all'ora, costo molto inferiore da quello previsto dai contratti collettivi del settore.

La guardia di finanza ha così scoperto che i responsabili delle due aziende avevano creato ad hoc la cooperativa sociale per usufruire del regime agevolato fiscale e contributivo anche se di fatto il personale veniva trovato dai titolari del marchio.

Scoperte 301 posizioni lavorative irregolari e al nero, violazioni in materia di II.DD. per oltre 600.000 euro e di Iva per circa 100.000 euro. Le fiamme gialle hanno elevato maxi sanzioni per lavoro nero per oltre 2 milioni di euro e recuperati contributi per circa 500.000 euro, a fronte di retribuzioni evase per oltre 1.300.000 di euro.
 
"In particolare la verifica effettuata dagli Ispettori del lavoro ha riguardato l’intero periodo prescrizionale, a partire dall’anno 2009, e le forme contrattuali stipulate irregolarmente dalle aziende sono state riqualificate e ricondotte nell’alveo del rapporto di lavoro di natura subordinata, in quanto parzialmente e, in alcuni casi, totalmente privi di qualsiasi copertura previdenziale ed assicurativa, nonché gli aspetti relativi alla normativa in materia di orario di lavoro con particolare riguardo alla fruizione del riposo settimanale. Le indagini effettuate hanno portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria dei responsabili delle aziende verificate per omesse dichiarazioni contributive".

 

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