Stabilimento sotto sequestro per le indagini sulle cause del rogo. Il sindaco Nicola Benini sul posto: “Qui lavoravano 160 persone, e ora si blocca la produzione: un danno che si aggiunge a un periodo economico gi disastrato”
La mattina dopo, la devastazione dell'incendio della notte è ancora più evidente, nelle immagini di un capannone industriale letteralmente raso al suolo. Lo stabilimento Valentino di Levane, sede produttiva in cui lavorano 160 dipendenti, è ridotto a un cumulo di macerie carbonizzate. E solo grazie all'enorme lavoro dei Vigili del fuoco, impegnati per tutta la notte e ancora stamani per la bonifica, le fiamme non hanno interessato le altre realtà produttive vicine.
A fare il punto è stato Paolo Valentini, capo reparto del distaccamento Vigili del fuoco di Montevarchi: "Siamo riusciti a contenere l'incendio all'interno dello stabilimento Valentino, c'era il forte rischio della fabbrica LEM adiacente, che si occupa di galvanizzazione, e quindi abbiamo richiesto l'appoggio di altre squadre. Eravamo 16 mezzi con 44 uomini dai comandi di Arezzo e Firenze. Le operazioni di bonifica sono ancora in corso, l'azienda è andata completamente distrutta nella parte posteriore. Per quanto riguarda le cause, ancora è troppo presto: verranno eseguiti gli accertamenti alla fine delle operazioni di bonifica, considerando che ancora ci sono focolai sotto al materiale".
Lo stabilimento è sotto sequestro, le indagini dovranno dunque appurare le cause del rogo, al momento impossibile parlare in maniera concreta di ipotesi. Tra le altre cose, saranno visionate anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.
Il sindaco di Bucine Nicola Benini è rimasto per quasi tutta la notte a verificare come procedevano le operazioni di spegnimento, poi è tornato questa mattina per un sopralluogo: ha parlato di un danno enorme, e ha assicurato il sostegno del comune per trovare soluzioni alternative e permettere la ripartenza del lavoro.
"Qui c'era la parte produttiva delle scarpe e altri locali, come la mensa. Il danno è enorme, si blocca la produzione. Ora, anche come comune, vedremo se c'è possibilità in zona di reperire spazi dove poter riattivare tutto in tempi relativamente brevi. Anche perché qui, oltre ai tempi delle indagini, ci vorranno comunque mesi, almeno 7 o 8, prima di ritirare su un capannone industriale. I danni ancora non sono quantificati, ma ci sono 160 persone che lavorano qui e questo danno arriva in un periodo economico già disastrato: questa era una azienda che lavorava a pieno regime, e questo dispiace ancora di più. Fortunatamente i Vigili del fuoco sono stati davvero bravissimi a contenere l'incendio all'interno di questo lotto, senza interessare le fabbriche vicine".
Sul posto Monica Campani