Da domani si potrà sottoscrivere la proposta per la reintroduzione dell’educazione civica come insegnamento scolastico. Chiassai: “Fondamentale per tornare a trasmettere valori come il rispetto verso gli altri e verso la cosa pubblica”. Viligiardi: “Importante cercare di
riacquisire il senso di comunità attraverso il percorso scolastico”
Imparare ad essere “buoni cittadini” fin dai banchi di scuola: è l'obiettivo della iniziativa promossa dall’Anci per la presentazione di una proposta di legge “sull’introduzione dell’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza come materia autonoma con voto nei curricula scolastici di ogni ordine e grado”. Una battaglia affinché l'educazione civica torni nelle scuole, che anche il Comune di Montevarchi ha sposato, tramite il Sindaco Silvia Chiassai Martini.
"Vogliamo far capire l'importanza di riportare l'educazione civica nelle scuole, per promuovere il rispetto di sé e degli altri, oltre che della cosa pubblica. Anche noi a Montevarchi abbiamo promosso il rispetto di regole di civile convivenza che negli anni si sono persi, quindi riteniamo indispensabile aderire a questa iniziativa", ha detto Chiassai. "L’ora di educazione alla cittadinanza, oltre a far conoscere i principi costituzionali, investirà su di un aumento di consapevolezza rispetto ai beni comuni e al rispetto alle norme comportamentali".
Da domani 20 luglio si apre la procedura per la raccolta delle firme necessarie (50mila) per consegnare la proposta al Parlamento italiano. In Toscana, tra l'altro, il Consiglio Regionale è stata approvata sul tema una mozione votata all’unanimità. Sarà possibile aderite all’iniziativa recandosi direttamente, da domani, all’Ufficio Urp del Comune di Montevarchi dove sarà presente la modulistica.
L’educazione civica e la conoscenza dei principi che regolano la democrazia sono state ritenute fondamentali fin dal 1958, quando fu Aldo Moro, di cui ricorrono in questo anno 40 anni dalla morte, a proporre l’inserimento della disciplina dell’educazione civica nei curricula scolastici. Dal 2008 l'insegnamento specifico di educazione civica è invece sparito dalle scuole italiane.
All'avvio della raccolta firme segiranno una serie di giornate di mobilitazione dei sindaci italiani, finalizzate a raccogliere le cinquantamila firme in sei mesi necessarie per il deposito della proposta di legge in Parlamento. Tutte le informazioni anche sul sito di Anci.
Anche il Comune di San Giovanni aderisce alla mobilitazione. Il sindaco Maurizio Viligiardi: "La proposta di legge che reintroduce nell'orario scolastico l'insegnamento dell'educazione civica mira alla formazione degli studenti come cittadini appartenenti ad una comunità ed educarli alla consapevolezza della proprietà dei beni comuni secondo i principi della nostra Costituzione. Senso di comunità che è stato smarrito negli ultimi decenni e che per questo ci pare importante cercare di riacquisire attraverso il percorso scolastico".
David Corsi, assessore all'ambiente: "E' una materia che permette di far crescere il senso di appartenenza e di rispetto verso il territorio in cui viviamo a partire da regole basilari ma non sempre seguite come il non gettare i rifiuti per strada, rispettare una panchina o un giardino". Barbara Fabbri, assessore alla Pubblica Istruzione: "Introdurre l’educazione alla cittadinanza in ogni scuola di ordine e grado è estremamente importante. Permetterà di coadiuvare le famiglie nella crescita di buoni cittadini, sviluppando nei bambini un alto senso civico rispettoso delle istituzioni promuovendo la convivenza civile".