La Dirigente scolastica Riccarda Garra ha definito incomprensibile e problematica la scelta dell’amministrazione che si ripercuoterà sull’istituto Mochi
Dopo la decisione dell'amministrazione di Laterina Pergine di trasferire nel prossimo anno scolastico gli alunni di Laterina e Ponticino sotto il comprensivo di Bucine, la preside Riccarda Garra ha comunicato la sua opinione in merito al passaggio di circa 350 studenti dal Comprensivo Mochi di Levane.
"Non è la richiesta ad avermi spiazzato – esordisce la preside del Comprensivo Mochi – essa è, anzi, comprensibile dato che in termini organizzativi e numero di alunni, questa è una cosa corretta, a favore della comunità, per la quale entrambi stiamo lavorando. Il problema è che non abbiamo un esito conforme: io appoggio la decisione dell'istituto unico, ma non comprendo la scelta dell'istituto di Bucine, benché sia supportata, e voglio sottolinearlo, da una visione e un suggerimento squisitamente tecnico del provveditore Curtolo. La scelta è stata esclusivamente politica e nulla c'entra con ciò che ha consigliato Curtolo."
"Salvare un istituto morente, come è quello di Bucine, uccidendone uno sano mi sembra davvero strano – afferma la preside Garra – Il Mochi non ha numeri altissimi, ma sopravvive bene e ci siamo adoperati per risolvere tutte le problematiche quali classi fantasma, mancanza di personale per il corpo insegnanti e molto altro. Tutto per riacquistare una credibilità che la scuola, per gestioni precedenti, non sbagliate, ma di situazioni contingenti diverse aveva perso e aveva decisamente spiazzato i genitori. Questa è un'ulteriore mazzata da cui il Mochi difficilmente si rialzerà, dato che l'utenza è varia e sarà difficile spiegarlo a tutti."
"Devo dire che mi sono sentita presa in giro – continua Garra – dato che durante la riunione di lunedì, due giorni prima della conferenza zonale, era stata presa una decisione diversa verbalizzata e firmata da tutti alla presenza dei rappresentanti d'istituto. Essa non è stata rispettata, facendo una proposta differente durante la conferenza, luogo inadatto in cui poter discutere, dato che non potevo controbattere o monopolizzare quello che era un ordine del giorno. Sarebbe stato molto più corretto che nella riunione di lunedì mi avessero posto chiaro e tondo la loro scelta per l'istituto comprensivo di Bucine, o convocare precedentemente tutti gli interessati e dare il tempo di metabolizzare e comprendere il cambiamento di decisione: a mio avviso sarebbe stata questa la modalità più corretta, così da poter riorganizzare e modulare i plessi situati nel comune di Montevarchi."
"Mi sono consultata anche con la sindaca di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, la quale sta investendo molto per la costruzione di una scuola completamente nuova situata vicino a Prada – dice Garra – se avessimo saputo prima della scelta del comune, esclusivamente di natura politica, non ci sarebbero stati simili investimenti, dato che il depauperamento di una parte può provocare una fine quasi certa della parte di Montevarchi, tant'è che la signora Anna Marchi mi ha riferito che, come parte tecnica del comune di Montevarchi, avrebbe fatto intervenire la parte politica se avesse saputo di una simile intenzione. Inoltre, il provveditore Curtolo, a nome della sua segretaria, aveva consigliato di lasciare uno status quo: collaborando tra Istituto Comprensivo di Bucine e Istituto Mochi per agevolare il comune di Laterina Pergine, dando orari di uscita uguali, un'offerta formativa diversificata così che l'utenza potesse scegliere consapevolmente un istituto rispetto ad un altro con un passaggio indolore."
"Una scelta in maniera così esplosiva, pur essendo trattata nei precedenti anni, non coincide con la coerenza con cui era stato stabilito di affrontare il problema organizzativo – continua la preside – dando, così, gli opportuni tempi per effettuare un simile passaggio, il quale veniva consigliato, appunto, anche dal provveditore Curtolo. Ovviamente incontreremo l'utenza e cercheremo di spiegargli tutto nei minimi dettagli, ciò non toglie la leggerezza con cui l'amministrazione ha affrontato questo problema, sia con noi dell'Istituto Mochi sia con i rappresentanti del consiglio d'istituto rimasti all'oscuro e fedeli alle decisioni prese lunedì in riunione. Ed anche l'utenza non sembra essere d'accordo dato che ci sono molte voci contrarie alla scelta di andare a Bucine."
"Durante quest'anno farò come ho sempre fatto – conclude la preside – lavorerò e offrirò un'offerta formativa per i due plessi che sia efficiente, seguendo il mio dovere di preside di numerosi plessi scolastici. Dopodiché, sarà compito della politica di Montevarchi trovare una soluzione, può darsi che non verremo sottodimensionati, certo quaranta persone di scarto sono un po' poche, ma vedremo come verrà gestita la situazione. Io aspetterò che la politica si muova e che il provveditore mi dia delle direttive, accettando qualsiasi esito, che sia il ridimensionamento o l'accorpamento: certo è che la mia preoccupazione principale non è tanto perdere il posto di dirigente, quanto il dispiacere di perdere due plessi con cui era iniziato un percorso di miglioramento per il bene della scuola."