03, Maggio, 2024

Ipotesi commissariamento di Sei Toscana, interviene la Cgil: “Forte preoccupazione per i lavoratori”

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Più di mille dipendenti, oltre all’indotto, gli interinali: sono i numeri di Sei Toscana, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti nelle province di Siena, Grosseto e Arezzo (Valdarno compreso). Ora rischia il commissariamento, e la Cgil esprime preoccupazione per i lavoratori

La richiesta dell'Anticorruzione è sul tavolo del Prefetto di Siena: commissariamento per Sei Toscana, la società vincitrice dell'appalto per la gestione dei rifiuti in Ato Toscana Sud, nelle province di Siena, Grosseto, Arezzo e una piccola parte di quella di Livorno. La notizia, emersa ieri, è l'ennesimo scossone in un terremoto iniziato a novembre scorso con l'arresto del Direttore generale di Ato, proprio per quella gara di appalto. 

Ma ora la Cgil lancia l'allarme per l'incertezza sul futuro dei lavoratori dipendenti di Sei Toscana. "Apprendiamo con forte preoccupazione della richiesta inoltrata al Prefetto di Siena da parte di Anac. L'istanza è connessa all'inchiesta per turbativa d'asta e corruzione, condotta dalla Procura Fiorentina, per quella gara da 3,5 miliardi di euro per la gestione ventennale del ciclo completo dei rifiuti in Ato". 

"Non vogliamo giudicare le dinamiche giudiziarie – scrive il sindacato in una nota firmata da Cgil e Fp Cgil di Siena, Arezzo, Grosseto, Livorno – ma non c'è dubbio che la situazione mette in fibrillazione gli oltre mille lavoratori dipendenti dell'azienda, il personale degli appalti e dell'indotto, le loro famiglie e non solo. A loro va il nostro pieno appoggio perché è esattamente dalla forza lavoro, dalla sua professionalità e abnegazione, che la gestione deve ripartire con slancio". Cgil sottolinea che se arriverà un Commissario, "dovrà tener conto anche degli oltre 300 lavoratori in somministrazione che operano nell'azienda in servizi strutturati, molti da diversi anni, senza certezza di continuità e stabilità del loro rapporto di lavoro".

Poi l'elenco dei problemi aperti: "Ovviamente lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti non potranno essere sospesi, per questo alcuni nodi irrisolti dovranno essere subito affrontati: efficienza del servizio che, non per demerito dei lavoratori, sembra peggiorato; tariffe che invece appaiono aumentate; il ruolo dei soci privati che patti parasociali a noi sconosciuti hanno esaltato con ripercussioni sull’economicità dei servizi e sulle condizioni di lavoro del personale. E ancora, consulenze che ci risultano gravare sulla gestione dell'azienda per oltre un milione di euro nel 2015. Infine, il rapporto fra i servizi di spazzamento e raccolta e la funzione svolta dagli impianti che è stata lasciata fuori dalla gestione di Sei Toscana".

Problemi che, sottolinea la Cgil, "sono stati evidenziati da tempo e fin dall'inizio di questa ristrutturazione in area vasta. Dall'inizio abbiamo affermato che il coinvolgimento del sindacato sarebbe stato utile per evitare errori ed incoerenze. Almeno di fronte al commissariamento la politica e le istituzioni riaprano un confronto trasparente con i lavoratori e i loro sindacati". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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