19, Novembre, 2024

Il consiglio comunale all’unanimità dice ‘no’ al Biodigestore a Podere Rota

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Giunta, maggioranza e minoranza hanno votato il documento del Pd. “Biodigestore si ma non a Podere Rota”. Lunga e ‘calda’ la discussione in consiglio comunale

"Impegna il sindaco e la giunta a coinvolgere i comuni, le forze politiche e il tessuto associativo del Valdarno aretino e fiorentino per impedire la nascita del Biodigestore anaerobico nel sito di Podere Rota e far sì che l'ampliamento del 2011 sia veramente l'ultimo, dopo di che si proceda alla chiusura della discarica di Podere Rota, alla bonifica del sito e al suo ripristino ambientale". È la parte finale della mozione presentata dalla consigliera del Pd Cristina Ermini approvata all'unanimità dal consiglio comunale di San Giovanni. La seduta è stata comunque lunga e accesa.

La giunta e la maggioranza del consiglio con la mozione di Cristina Ermini contestano la realizzazione del Biodigestore anaerobico da 30.000 tonnellate per lo smaltimento dei rifiuti organici all'interno dell'area di Podere Rota. Allo stesso tempo viene messo uno stop a probabili e futuri allargamenti o attività del sito dopo la data già fissata per la chiusura, il 2019. 

La posizione del sindaco Maurizio Viligiardi che, in merito, ha inviato un'osservazione al Piano interprovinciale dei rifiuti chiedendo lo spostamento deo biodigestore in altro luogo da quello previsto, ovverosia Podere Rota: 

"Il biodigestore non va fatto lì, sono convinto che sia la migliore soluzione impiantistica e tecnologica per lo smaltimento dei rifiuti organici ma non deve essere realizzato a Podere Rota perchè il sito deve chiudere una volta esauriti i volumi. Se ci facciamo il biodigestore significa che si perpetua la vita di quel sito e questo non ce lo possiamo permettere". Secondo il sindaco vorrebbe dire ancora passaggio dei camion con materiale organico e trattamenti dei rifiuti.


La posizione dell'assessore all'ambiente David Corsi:
"Il biodigestore deve trovare un'altra collocazione perchè l'impianto nel 2019 deve chiudere ed entrare nella fase post mortem. Il consiglio comunale ha dato un chiaro indirizzo sul futuro di Podere Rota: non si deve prevedere il biodigestore in quell'area. Venga trovato un altro luogo anche nel comune di Terranuova, basta che non sia vicino a San Giovanni. Per Podere Rota non esistono, dunque, margini per discutere sul futuro, deve entrare nella fase post mortem".

Nella discussione è entrata anche la Lista civica Cresce San Giovanni. Catia Naldini ha sollevato alcune perplessità:

"Ci domandiamo: perché il Pd fa una mozione per dire no al Biodigestore a Podere Rota attraverso il coinvolgimento dei comuni, delle forze politiche e associative, ora?
Perché una mobilitazione di tutte le forze politiche e associative c’è già stata un anno e mezzo fa. Ribadiamo che, se il biodigestore non verrà realizzato a Podere Rota sarà ancora l'ennesima riprova delle disastrose condizioni in cui versa il nostro territorio e nessuno potrà cantare vittoria, soprattutto voi che a nostro parere vi siete limitati al minimo delle vostre possibilità presentando le osservazioni solo al PIR".

"Sentire poi che il Pd vuole impegnare ora il sindaco e la giunta a far sì che questo sia l’ultimo ampliamento della discarica ci sembra addirittura offensivo per tutta la popolazione, perché l'ampliamento l'avete permesso voi e non avete nemmeno fatto finta di opporvi".

"Avete perso l'occasione per ribadire quello che hanno invece fatto i cittadini, i movimenti le forze politiche e i comitati nelle Osservazioni al PIR e al piano regionale dei rifiuti: che la discarica di Podere Rota non solo non doveva essere ampliata, ma che non deve essere considerata strategica per la regione toscana e che deve essere chiusa da subito prima dell’esaurimento dei volumi per tutti i disagi che causa al nostro territorio". 

La mozione è stata comunque votata e approvata all'unanimità.
 

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