23, Dicembre, 2024

Festa Montevarchi: è Serie D

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Al fischio finale della sfida tra Aquila Montevarchi e Fortis Juventus, si scatena la festa dei sostenitori Rossoblù: una giornata di festa per tutta la città.

Pomeriggio di festa al Brilli Peri di Montevarchi, con la città che si stringe attorno ai colori Rossoblù e festeggia il ritorno dell’Aquila in Serie D
Con il pareggio sulla Fortis Juventus per uno a uno di questo pomeriggio, a distanza di quasi sei anni dalla radiazione societaria dal campionato di Eccellenza Toscana del  Novembre 2011, l’Aquila Montevarchi torna matematicamente (seppur a quattro giornate ancora dal termine del campionato) in quella categoria perduta con la retrocessione del 29 Maggio 2011 causata con la sconfitta nei Play Out con l’Orvietana.

 

Quasi sei anni di rivoluzioni societarie, ripartendo dalla seconda categoria e risalendo la china progressivamente e quasi senza sosta: un percorso a tratti entusiasmante ma anche estenuante per società, giocatori e soprattutto tifosi.

Proprio i tifosi montevarchini, dopo una settimana di attesa spasmodica a seguito del risultato ottenuto dalla squadra Domenica scorsa in trasferta a Monte San Savino, hanno quest’oggi riempito ancora una volta lo Stadio Brilli Peri, agevolati dalla volontà delle Società Rossoblù di abbassare il prezzo del biglietto in curva a 5 euro.

Di fronte al pubblico delle grandi occasioni, i ragazzi guidati da Athos Rigucci hanno portato in campo concentrazione e concretezza sufficienti per poter giustificare la festa liberatoria della città, al termine dei novanta minuti di partita.

Durante la settimana, la Curva Sud ha messo in piedi un autentico tam tam promozionale per chiamare la cittadinanza a festeggiare il ritorno in categorie abituali della società più vecchia della toscana, quell’Aquila Calcio che porta con sé 115 anni di storia. Proprio loro, mai mancati al seguito anche in questi anni, sono stati gli assoluti protagonisti della festa sugli spalti, coinvolgendo gran parte della cittadinanza accorsa per l’occasione.

 
“Ormai mancano pochi giorni per continuare in quel cammino che ci ha portati in campi di paesini sconosciuti, tribune di due gradoni (quando andava bene) e fango” avevano scritto qualche giorno fa nella loro pagina Facebook.

“Ma l'abbiamo sempre fatto con il sorriso in faccia e l'amore per questi colori urlato a squarciagola, a Salutio come a Livorno, a Bucine come a Ferrara. E' stata dura, durissima, ma l'abbiamo fatto. Anche il tempo ha i suoi deserti, l'importante è continuare a camminare. Sempre.
Domenica avremo la possibilità di avvicinarci ancora di più al futuro, di spedire questi ultimi anni tra i ricordi di una rinascita storica ma pur sempre difficile. Chiunque abbia vissuto altri palcoscenici, come noi, non può dire che questo percorso non sia stato faticoso… ma l'abbiamo fatto, tutto per arrivare dove speriamo di essere tra pochi giorni”.

 

 Già dalla tarda mattinata gli Ultras si sono ritrovati nel parcheggio di fronte all’ingresso della curva, per prepararsi al meglio alla giornata, pranzando insieme e organizzando gli ultimi dettagli per la spettacolare coreografia di inizio gara
Sono seguiti novanta minuti di tifo estenuante, interrotti per un secondo solo per le grida liberatorie al fischio finale, ripresi immediatamente in seguito e proseguiti per tutta la serata cittadina.

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