Pubblicati dalla Regione Toscana i dati certificati della raccolta differenziata nel 2017. In Valdarno si delineano due realtà molto diverse: in Valdarno fiorentino (Ato Centro) si raggiungono percentuali anche del 60%, con crescite rispetto all’anno precedente. Tiepide invece le performance in Valdarno aretino (Ato Sud) dove ci sono comuni che addirittura peggiorano
Sono i cittadini di Reggello e Rignano, quelli più attenti alla raccolta differenziata in Valdarno. Nel reggellese si supera nel 2017 addirittura il 63%, con una crescita di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2016: è la performance migliore, raggiunta in quel comune che quest'anno, con l'obiettivo di migliorare ancora, ha completato il passaggio al sistema porta a porta a tutto il territorio comunale, puntando tutto su questo servizio.
I dati certificati della Regione Toscana e di ARRR per il 2017 mostrano un Valdarno che viaggia a due velocità. Vanno bene, e crescono, i risultati nei comuni del Valdarno fiorentino, quelli cioè in Ato Centro e coperti (nel 2017) da Aer: Rignano è sopra il 60%, Figline e Incisa sfiora il 55% ma cresce comunque di 1 punto percentuale rispetto all'anno precedente. Fra i migliori si piazzano altri due comuni che con il porta a porta lavorano molto: sono Castelfranco Piandiscò che arriva al 59%, in crescita; e Terranuova che con il 55% registra invece una lieve battuta d'arresto.
In Valdarno aretino, la zona di Ato Sud e di Sei Toscana, le cose non vanno altrettanto bene. I comuni che migliorano registrano crescite minime, sotto il punto percentuale; ben sei comuni peggiorano addirittura, con diminuzioni della differenziata che arrivano a toccare il -3% a Pergine, risultato il fanalino di coda. E sono sei anche i comuni che non raggiungono nemmeno il 40% di raccolta differenziata, rimanendo al di sotto: fra questi anche comuni grandi del fondovalle, come Montevarchi e San Giovanni.