Con qualche ritardo la Regione pubblica le certificazioni della raccolta differenziata effettuata nel 2015 dai cittadini dei comuni toscani. In Valdarno la media è intorno al 50%, con grosse differenze fra i comuni più virtuosi (Terranuova quasi al 62%) e quelli meno attenti (Cavriglia si ferma al 40%)
Arrivano con qualche settimana di ritardo (di norma sono pubblicati in autunno) i dati certificati dalla Regione Toscana per la raccolta differenziata, riferiti al 2015. Uno slittamento della pubblicazione dei dati rispetto agli anni passati che, spiegano dalla Regione, è dovuto all'emanazione delle nuove linee guida nazionali, pubblicate soltanto a fine giugno. Insomma, i dati sono finalmente ufficiali ma 'vecchi', nel senso che a inizio 2017 si certificano ancora i dati del 2015, mentre sarà necessario aspettare almeno la fine di quest'anno per vedere quelli ufficiali del 2016.
Veniamo dunque ai numeri: a livello regionale, la percentuale della raccolta differenziata media si attesta al 49,76%, con un incremento di 2 punti rispetto all'anno precedente. In Valdarno la media è invece di poco superiore: arriva al 50.36%. Ma ci sono anche pessime notizie: nell'elenco dei dodici comuni valdarnesi, sia dell'area fiorentina che di quella aretina, solo cinque migliorano la performance; negli altri sette il saldo rispetto all'anno precedente (il 2014) è negativo.
In testa alla classifica si conferma, ancora una volta, il comune di Terranuova: anche se in calo rispetto al 2014, resta l'unico, insieme a Reggello e Rignano (questi due in leggero miglioramento) a superare la quota del 60% di differenziata. Sopra al 50%, invece, arrivano i due comuni unici di Castelfranco Piandiscò (dove però nel frattempo, nel 2016, sono arrivate importanti modifiche al servizio, in particolare sul porta a porta) e Figline e Incisa. Tutti gli altri più giù, fino al 40% appena risicato di Cavriglia, fanalino di coda.
Tra i dati, interessante leggere infine quello relativo alla produzione annua pro capite di rifiuti (che somma sia quelli differenziati che indifferenziati): i cittadini che fanno più spazzatura sono quelli di Montevarchi, con ben 593 chili a testa, oltre 1 chilo e 600 grammi al giorno; quelli invece più attenti alla produzione di rifiuti sono i cittadini di Rignano, che si fermano a 414, cioè appena 1 chilo e 130 grammi al giorno per ogni abitante.