La Thistlegorm era nave mercantile britannica destinata agli approvvigionamenti
delle truppe. Varata nel 1940, fu affondata il 5 ottobre 1941 nei pressi del reef di Sha’ab Alì,
Sinai occidentale. Il gruppo della Delfosub Club onlus ne ha visitato i resti
Una giornata piena di emozioni, un'esperienza bellissima quella vissuta dal gruppo Delfosub Club onlus di Montevarchi in trasferta a Sharm el Sheikh sul Mar Rosso. L'immersione ha portato i sub alla scoperta della Thistlegorm, nei pressi della barriera corallina di Sha'ab Alì, nave mercantile britannica varata nel 1940 e affondata il 5 ottobre 1941.
Partito alle prime luci dell'alba il gruppo a bordo del Mary tours ha raggiunto lo stretto di Gubal, in acque territoriali egiziane, nei pressi del reef di Sha'ab Alì, nel Sinai occidentale. Qui si è immerso per visitare uno dei relitti più ammirati anche perchè giace su un fondale basso di 33 metri.
La Thistlegorm, nave mercantile britannica destinata agli approvvigionamenti delle truppe, era lunga 128 metri e larga 18 ed è affondata praticamente intatta. Varata il 5 aprile del 1940 era utilizzata sulle rotte verso l'America ma nel 1941 lasciò l'Inghilterra verso il nord Africa e si fermò presso il Reef di Sha'ab Alì dove fu attaccata da un gruppo di bombardieri tedeschi. Una bomba colpì la stiva n.4 della Thistlegorm dove erano immagazzinati esplosivi, munizioni per obici da campo, fucili, stivali di gomma. Un'esplosione spezzò la nave in due tronconi e la fece inabissare. 6 furono le vittime dell'equipaggio.
A scoprire il relitto fu Jacques-Yves Cousteau nel 1955 ma non rivelò mai la sua posizione. La Thistlegorm fu dimenticata fino al 1992 quando fu riscoperta da uno Skipper israeliano.
Il relitto è accessibile e al suo interno ancora sono custoditi carri armati leggeri, armi, munizioni, camionette e moto. Il gruppo di Delfosub si è immerso e ha potuto vedere tutto questo.
"Scendere i primi metri e vedere il relitto è una cosa da togliere il fiato. Sei circondato da pesci colorati. È stato davvero emozionante – spiega Gianni Salvini – Siamo entrati al'interno della stiva e abbiamo visto tutto il materiale ancora presente. Un'esperienza bellissima".
Entusiasta anche Maurizio Zamponi: "Una sensazione unica, un'esperienza che consiglio di fare a tutti. Riuscire a passare in luoghi stretti e bui a 25 metri sott'acqua non è da tutti, specialmente per persone come me, ma con l'aiuto di persone molto preparate e disponibili, la mia caparbietà e un pizzico di follia tutto è possibile".
E il viaggio a Sharm el Sheikh continua con nuove emozioni.