I rappresentanti delle categorie economiche si sono confrontati su due temi sui quali da tempo si stava lavorando: sburocratizzazione e promozione del territorio. Il portavoce Taranghelli: “Da più di un anno aspettiamo, e ancora nulla. Comuni incapaci di dialogare fra loro e portare a termine i progetti”
Due progetti avviati più di un anno fa e rimasti ancora nei cassetti degli uffici comunali del Valdarno. Uno per l'unificazione del Suap e del Suolo pubblico, per sburocratizzare le procedure; l'altro per lanciare un processo organico di promozione del territorio. "Ebbene, dispiace constatare che a oltre un anno di distanza non si è fatto nemmeno mezzo passo in avanti", commenta Emiliano Taranghelli, portavoce del Comitato delle Categorie economiche.
E così Cna, Confartigianato, Confindutria, Confapi, Confserscenti e Cofcommercio puntano il dito contro una lentezza politico-istituzionale che si dimostra inadeguata a tenere il passo dei ritmi del mercato. "Abbiamo incontrato di nuovo i sindaci dei principali centri della vallata a inizio 2016, per continuare le attività di sensibilizzazione e condivisione dei problemi riguardanti le imprese. La partita si presenta però piuttosto dura, con i tempi e i modi della politica, che troppo spesso non sono compatibili con quelli delle imprese e del mercato", spiegano le categorie economiche.
I due progetti avviati in seno alla Conferenza dei sindaci sono l'emblema di questa lentezza, secondo il Comitato. "Il primo riguardava le procedure burocratiche: lavorare per omogenizzare e sburocratizzare quanto più possibile, partendo dalle procedure degli sportelli Suap e del Suolo pubblico. Nello specifico sul Suap, oltre ai tempi improponibili, c’è stata anche la beffa di un progetto “fantasma” proposto dalla Conferenza: esiste già una piattaforma regionale che avrebbe reso omogeneo tutto l’iter delle pratiche dello Sportello, eppure negli oltre 12 mesi dall’avvio del progetto, e nonostante i tecnici dei comuni abbiano fatto alcuni incontri per affrontare la tematica, sembra che nessuno abbia suggerito che il progetto non fosse quasi più necessario. Sarebbe bastato aderire al portale della Regione per uniformare tutte le amministrazioni ad un modo comune di operare!".
"Il secondo progetto proposto riguardava la promozione del territorio: studiare un Progetto turistico per la vallata, con brand, pacchetti di attrazione, e così via; a più di un anno da quando è stato proposto è stato fatto a mala pena il bando per individuare il gestore del progetto stesso", si legge ancora nella nota delle categorie economiche.
“Siamo amareggiati – commenta il portavoce Emiliano Taranghelli – per l’ennesima dimostrazione che i tempi di attuazione di progetti positivi per il tessuto imprenditoriale e per i cittadini sono assolutamente inconciliabili con le necessità del mercato, degli imprenditori e del bene comune del territorio. Questi risultati veramente insoddisfacenti sono dovuti anche alla scarsissima capacità e volontà di dialogo tra le amministrazioni del Valdarno. Avevamo dato il nostro appoggio a questi due progetti da loro proposti, rimandando nostre richieste più ambiziose, nella speranza di ottenere alcuni, anche se piccoli, risultati positivi per le nostre imprese e la collettività del Valdarno; purtroppo constatiamo ancora che la politica non combatte la stessa nostra partita finalizzata allo sviluppo del territorio”.