Il 3 ottobre inizia il nuovo corso di formazione e aggiornamento per volontari ospedalieri. Terminerà il 28. I partecipanti diventano tirocinanti per un anno
Entrano in reparto ma non incutono timore: oltre al camice hanno nasi e occhiali da pagliaccio, ridono, cantano e fanno divertire. Non stilano diagnosi ma elargiscono allegria. Sono volontari Avo, l'associazione volontari ospedalieri. Svolgono attività nel reparto pediatria dell'ospedale della Gruccia perchè il loro compito è regalare un sorriso ai bambini ricoverati, lontani da casa e dalle famiglie. Per fare questo diventano Clown in corsia.
Da sei anni ragazzi e ragazze dedicano il proprio tempo libero ai piccoli in ospedale. "Il nostro obiettivo – affermano – è quello di portare un sorriso ai bambini del reparto di Pediatria e non solo, anche genitori e parenti sono infatti al centro delle nostre attenzioni per dare loro un piccolo ma intenso momento di spensieratezza".
I loro strumenti non sono siringhe, aghi, o medicine ma camici colorati, bacchette magiche, bolle e palloncini e portano in ospedale tanta allegria. "Il nostro è un gruppo sempre in crescita e diventare uno di noi è facile: basta avere un po' di tempo da dedicare agli altri, voglia di mettersi in gioco e imparare i trucchi del mestieri dai clown veterani".
Per questo dal 3 ottobre al 28 prende il via il corso di formazione e aggiornamento per volontari ospedalieri. I partecipanti al termine diventano tirocinanti per un anno. Il corso serve, soprattutto per coloro che iniziano la prima volta questa esperienza, ad avere nozioni per instaurare un buon rapporto fin dall'inizio con i bambini e il paziente. Sono tenuti da esperti del settore: il presidente dell'Avo Valdarno Giovanni Rabizzi, Il professore Franco Vaccari, psicologo, Maria Bovoli, socia fondarice dell'Avo e Patrizia Rossi Ferrini presidente onorario dell' Avo regionale, Massimo Gialli direttore sanitario dell'ospedale della Gruccia, Manlio Matera presidente dell'associazione italiana malati di Alzheimer, Roberto Pagliai direttore della casa di riposo di Montevarchi. Concluderà il corso l'intervento del Vescovo di Fiesole Monsignore Mario Meini.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la pagina Facebook "Clown Avo Valdarno" e il sito internet dell'associazione Avo.
"La clownterapia o comicoterapia, è uno strumento spontaneo e naturale che ci confronta con un bisogno innato in noi, la necessità di giocare. Guarire con un sorriso: basta un naso da pagliaccio, un cappello buffo e qualche scherzetto per far dimenticare ai malati, soprattutto se bambini, di essere in ospedale".