25, Novembre, 2024

Cimiteri al centro di due mozioni: proposte diverse per il ‘tesoretto’ delle lampade votive

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Più di 150mila euro: è quanto incassa ogni anno il comune di Montevarchi per le lampade votive ai cimiteri. Alla prossima seduta di Consiglio, si discuteranno due mozioni: quella di Bindi, Bucciarelli e Bucci chiede di “riequilibrare le tariffe”; quella di Camiciottoli, Mihai, Magini e Nardi propone di vincolare le somme incassate alla manutenzione dei cimiteri

C'è un piccolo 'tesoretto', nel bilancio del comune di Montevarchi. Sono i soldi incassati dalla riscossione del tributo sulle lampade votive, che le famiglie pagano per le tombe dei propri cari, sepolti nei cimiteri comunali. Oltre 150mila euro l'anno, cifra che, secondo alcuni calcoli, supera ampiamente i costi di gestione del servizio di illuminazione delle sepolture.

E così, alla prossima seduta di Consiglio comunale, si confronteranno due idee diverse, due proposte opposte, sulla gestione di questo capitolo nelle casse di Palazzo Varchi. Due mozioni che arrivano dall'unione di sensibilità politiche diverse: la prima, infatti, è firmata da Bucci e Bucciarelli (Prima Montevarchi) e Bindi (Lista Indipendente); l'altra, invece, porta le firme di Camiciottoli e Nardi (Democratici e Progressisti) e Mihai e Magini (Impresa e Innovazione Obiettivo Montevarchi). 

La proposta numero uno punta ad abbassare le tariffe, alla luce dei numeri. "Gli introiti previsti quest'anno sono di 185mila euro, e la cifra collima con quella dell'ultimo esercizio, comprendendo anche le somme in corso di accertamento da parte dell'ufficio competente. I costi sostenuti per il servizio di illuminazione distributiva ammontano invece ad appena 36mila euro, e per la precisione 10mila euro per l'invio e la rendicontazione; 19mila euro per l’energia elettrica; e 7.320 euro per altri costi". 

"Visto che che i ricavi ammontano a 5 volte più dei costi – scrivono Bucci, Bindi e Bucciarelli – è evidente che si tratta di un vero e proprio balzello, per di più in un servizio che, per la sua natura stessa, appare ancora più odioso ed ingiustificato visto che va a gravare “sui morti” la copertura di altri uscite derivanti da un’amministrazione poco oculata della cosa pubblica. Per questo chiediamo di riequilibrare immediatamente le tariffe del servizio lampade votive in modo tale che si coprano i costi e non si vadano con l’aumento ingiustificato e sproporzionato delle stesse a coprire altri buchi di bilancio".

La seconda proposta, invece, va in un'altra direzione: quella di utilizzare i fondi dei servizi cimiteriali destinandoli esclusivamente alla manutenzione dei cimiteri comunali. "I cimiteri del nostro territorio devono essere ammodernati e ampliati: servono ristrutturazioni anche sulle parti monumentali, e dove sono presenti le concessioni perpetue. Rileviamo che le tariffe dei servizi cimiteriali applicate a Montevarchi sono le più alte del Valdarno, e garantiscono al comune ricavi superiori ai 100mila euro". 

La mozione ricorda inoltre che "l’Amministrazione comunale sta ponendo in vendita, agli stessi prezzi dei loculi ubicati nella parte nuova, la concessione di quelli all’interno del “fabbricato a torre”, senza che vi sia stata nessuna sorte di manutenzione. A fronte di concessioni più onerose rispetto a quelle applicate da tutti i comuni limitrofi, non ci sembra che l’Amministrazione abbia dimostrato quella sensibilità che imporrebbe di mettere a disposizione dei concessionari loculi curati e all’altezza delle aspettative". 

Considerando insufficiente la somma destinata a bilancio per la ristrutturazione e la manutenzione dei cimiteri, Camiciottoli, Nardi, Mihai e Magini propongono "che tutte le risorse derivanti dalla gestione dei cimiteri, compreso la vendita delle concessioni dei loculi e della gestione delle lampade votive, siano messe interamente a disposizione per gli interventi di ammodernamento e non distratte in altri mille rivoli, costituendo uno specifico fondo di bilancio cui destinare i ricavi derivanti dalle tariffe delle lampade votive e dei servizi cimiteriali, e vincolandone l’utilizzo alla sola manutenzione straordinaria dei cimiteri cittadini". 
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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