17, Novembre, 2024

Chiazze oleose sul lago di San Cipriano, interviene l’Arpat. Sono alghe: scatta l’ordinanza che invita a non usare le acque

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La segnalazione delle macchie oleose è arrivata a Vigili del fuoco e Polizia municipale, che hanno allertato l’Arpat. Le analisi hanno mostrato che si tratta di una vasta fioritura di alghe color rame. Il sindaco ha firmato l’ordinanza per invitare le persone a non usare l’invaso artificiale per attività sportive o per la pesca

Vaste chiazze oleose sul Lago di San Cipriano, ma non sono sostanze inquinanti: si tratta di una vasta fioritura algale, come certificato dalle analisi dei tecnici Arpat giunti sul posto. Le segnalazioni sono scattate sabato, e nel pomeriggio sul posto sono intervenuti Vigili del fuoco e Polizia municipale, che hanno poi allertato gli operatori dell'Agenzia regionale per l'Ambiente di Arezzo. 

Il lago di Santa Barbara, uno specchio d'acqua di circa 6.000 metri quadri,è un invaso artificiale a servizio del sistema di raffreddamento della Centrale Turbogas di Cavriglia, ma vene anche utilizzato dalle persone per attività come la pesca o la canoa. Da qui la necessità di capire subito l'origine di quelle chiazze. 

Gli operatori Arpat hanno verificato la presenza di una importante fioritura algale di colore verde rame, estesa per un centinaio di metri quadri lungo la sponda nord dell'invaso; un fenomeno, tra l'altro, analogo ad altri simili che si erano già verificato in passato.

Della situazione è stata avvisata anche la Asl ed il sindaco, a titolo cautelativo, ha emesso un'ordinanza per invitare le persone a non usare l'invaso artificiale per attività come la pesca, il canottaggio, e così via. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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