Regione Toscana e Ministero per lo sviluppo economico annunciano la connessione entro ottobre di 1251 località in 190 comuni. Tra questi 9 comuni e 70 territori sono valdarnesi. Si tratta di aree a scarsa densità abitativa e marginali. 33,8 milioni di euro è l’investimento suddiviso a metà tra pubblico e privato
Entro il mese di ottobre molte aree a scarsa densità abitativa, rurali e marginali saranno coperte dalla banda larga grazie al bando di Regione Toscana e Ministero per lo sviluppo economico, attraverso Infratel Italia, la società pubblica del Gruppo Invitalia, vinto da Telecom Italia e approvato dalla Commissione europea all'interno del Piano Nazionale Banda Larga Italia. In tutto saranno connessi 190 comuni e 1251 località. In Valdarno ne beneficeranno 9 comuni e 70 zone. L'investimento complessivo è di 33, 8 milioni di euro ripartiti tra il pubblico, 17,3 milioni di cui 7,4 della Regione, e Telecom che metterà 16,5 milioni.
"In questi anni – ricorda l'assessore alla presidenza ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli – abbiamo investito molto: 70 milioni, 30 per portare la fibra ottica e altri 40 per la banda larga. L'abbiamo fatto sulle infrastrutture e per ridurre il digital divide. Ora ci manca l'ultimo miglio e l'ultima spallata per abbattere una volta per tutti il digital divide".
Mille chilometri di fibra ottica in Toscana per i quali serviranno scavi piccoli e poco profondi per soli duecento chilometri. "Il cavo attraverserà 1251 località e frazioni di 190 diversi comuni, si aggiungerà ai duemila che già esistono e grazie a nuove centraline e armadietti stradali porterà la banda larga in quasi tutte le case. Non si fermerà alla centrale ma sarà attivato il servizio, cosa che in passato non sempre è successo. Lo farà il gestore. Risultato: si potrà navigare almeno a 20 Mbps e, nella metà dei casi, si sarà già pronti per i 30 Mbps. Per il 99,7 per cento della popolazione".
In Valdarno aretino e fiorentino saranno 9 i comuni interessati, Bucine, Cavriglia, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Pergine, Terranuova, Figline Incisa, Reggello e Rignano. In tutto 70 aree composte da case sparse o piccoli agglomerati decentrati. 6 a Bucine, 10 a Cavriglia, 15 a Loro Ciuffenna, 10 a Montevarchi, 2 a Pergine, 3 a Terranuova, 12 a Figline Incisa, 9 a Reggello e 3 a Rignano. (La lista dettagliata delle 70 località)
Aree che, a differenza di quelle urbane coperte al 100%, sono sprovviste della copertura della banda larga, ovverosia il 5% della popolazione.
"Ma queste zone non possono più aspettare – conclude Bugli – e dobbiamo superare velocemente questo gap, basso in termini percentuali ma essenziale per chi ci vive e ci opera. Il bando vinto da Telecom, nel quale si impegna Telecom stessa a realizzare l'intervento entro il 31 ottobre del 2015, è un risultato molto importante con il quale si chiude il progetto di copertura del territorio con la banda larga. Il risultato di tutto ciò sarà che verranno adeguate e attivate circa 380 centrali, che consentiranno così di abilitare oltre 95.000 linee telefoniche".
Ha espresso soddisfazione anche il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani
"L'innovazione tecnologica sta molto a cuore a Uncem perché crediamo sia elemento essenziale e concreto motore di sviluppo per i territori lontani dalle grandi città e che a volte solo attraverso internet riescono ad 'affacciarsi' al mondo. L’innovazione di servizi, processi e la realizzazione delle infrastrutture tecnologiche in banda larga sono fondamentali per guardare al futuro e mettere a disposizione di cittadini ed imprese dei territori montani gli strumenti necessari per la competitività a livello globale. In questo senso si sviluppa la mission di UNCEM per l'innovazione: ribadire a tutti i livelli la pari dignità della montagna dal punto di vista delle infrastrutture tecnologiche abilitanti rispetto alle aree fortemente urbanizzate. Anche di questo si parlerà al Congresso regionale di domani”.