19, Novembre, 2024

Argini dell’Arno, l’attraversamento del Cesto è ancora un problema. La denuncia di un lettore: “Il nuovo guado è inutilizzabile”

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Torna la bella stagione ma l’attraversamento del Cesto rimane un problema: il guado, recentemente costruito, è già inutilizzabile. Lo sfogo di un lettore: “E’ necessario un ponte nuovo”.

Torna la bella stagione e a Figline tornano di moda gli argini dell’arno. Purtroppo l’attraversamento del Cesto rimane un problema: il guado recentemente costruito, è già inutilizzabile. Alcuni massi hanno ceduto nei mesi scorsi: per attraversare e proseguire il percorso lungo gli argini occorre bagnarsi.
 
Un lettore ha scritto a Valdarnopost: “Il vecchio ponte, utilizzato come passaggio pedonale, sul borro del Cesto in località argini Arno fu spazzato via da una piena del borro stesso qualche anno fa. Si trattava in pratica di un piccolo ponte utile ad unire due tratti di percorsi ciclo-pedonali posti sulla riva sinistra dell’Arno, entrambi nel comune di Figline. Per diverso tempo l’attraversamento del torrente in quel punto è stato precluso alla cittadinanza per la mancanza di un qualsiasi passaggio. Qualche mese fa il Comune pubblicizzò in pompa magna l’opera civile di ricostruzione”.
 
“Al tempo – prosegue il lettore – vedendo le immagini rimasi molto perplesso circa l’efficacia di tale opera. Il cosiddetto nuovo ponte non era altro che una serie di grandi massi piantati sul letto del torrente, senza nessuna parte sopraelevata per il passaggio sottostante dell’acqua. In questa maniera la possibilità di attraversamento era possibile solo nei mesi estivi, con la diminuzione di portata del torrente,in inverno l’acqua sarebbe tranquillamente passata al di sopra della massicciata”.
 
“Purtroppo ha avuto vita breve, le piene dei mesi successivi hanno piano piano eroso le sponde e trascinato via alcuni dei massi, tanto che ad oggi, neanche in periodo di modesta portata d’acqua, è possibile attraversare il torrente senza bagnarsi. Domenica mi trovavo a passare di lì quando ho visto ragazzi che attraversavano spingendo a mano le bici saltanto di pietra in pietra”.

La lettera si conclude con una critica al Comune di Figline e Incisa e una richiesta: “Il ponte va rifatto di sana pianta. Le cose, quando si fanno, vanno fatte per bene”. 

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