Coldiretti e Confartigianato hanno consegnato questa mattina al Vescovo della Diocesi di Arezzo – Cortona – Sansepolcro, S.E. Andrea Migliavacca, la statuina del presepe 2025, simbolo di un Natale che guarda al presente e al futuro attraverso i temi dell’integrazione, dell’inclusione e della sicurezza sul lavoro.
La statuina rappresenta il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni, due ambiti centrali per il tessuto economico e sociale del territorio, scelti per richiamare l’importanza di una cultura del lavoro che metta al centro la persona, la convivenza e la tutela della vita. All’incontro, svoltosi presso il Palazzo Vescovile, hanno partecipato il presidente di Confartigianato Imprese Maurizio Baldi, il direttore di Coldiretti Raffaello Betti e il consigliere ecclesiastico dell’associazione agricola Don Luca Vannini.
L’iniziativa giunge alla sua sesta edizione ed è promossa a livello nazionale con l’obiettivo di arricchire il presepe di figure capaci di raccontare l’attualità, senza perdere il valore profondo della tradizione. Il presepe, infatti, continua a essere una delle rappresentazioni più forti di speranza e serenità, soprattutto in un periodo storico segnato da difficoltà e incertezze. È una “buona Novella” che parla di rinascita, di cammino condiviso, di vicinanza alle persone e al territorio, di famiglia e inclusione.
Sotto l’egida del Manifesto di Assisi, insieme alla Fondazione Symbola, Coldiretti e Confartigianato, con il patrocinio della Fondazione Fratelli Tutti e di Avvenire, portano avanti un progetto che vuole diffondere la forza e l’attualità di una narrazione gentile, capace di unire fede, lavoro e comunità. Attraverso i personaggi del presepe, accanto al Bambinello, trovano spazio artigiani, agricoltori, pastori e mestieri della vita quotidiana, per raccontare una realtà che è ancora viva e profondamente attuale.
“La qualità del lavoro è un pilastro fondamentale per tutelare la dignità delle persone e la competitività del Made in Italy agroalimentare, promuovendo legalità e rispetto. La scelta della figura dell’agricoltrice vuole simboleggiare i valori di inclusione e sicurezza che caratterizzano da sempre il mondo agricolo – sottolinea il Direttore di Coldiretti Arezzo Raffaello Betti – la statuina simboleggia anche il nuovo protagonismo femminile nelle nostre campagne, dove la componente rosa sta diventando sempre più determinante in termini di innovazione e di welfare, con le tante iniziative sociali come fattorie didattiche, agriasili e progetti di accoglienza per donne in difficoltà”.
Le statuine verranno donate su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle Diocesi italiane.
“La consegna di questa statuina del Natale è una bella tradizione che si ripete ormai da alcuni anni e che va a completare il presepe anche con la presenza delle varie arti e del mondo del lavoro – dice il Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro mons. Andrea Migliavacca -. È un segno che rende ancor più vero, bello e attuale il presepio di tutti noi che è nella nostra vita. Il mio grazie va quindi alla Coldiretti e a Confartigianato Imprese e a tutti coloro che promuovono e rendono possibile questa iniziativa”.
“La statuina del presepe, realizzata dal maestro Claudio Riso, rappresenta quest’anno il lavoro nei settori dell’agricoltura e delle costruzioni – spiega Maurizio Baldi, Presidente di Confartigianato Arezzo – che raccontano da una parte gli artigiani che lavorano a contatto con la terra, custodi di un sapere antico che trasforma semi, frutti e materie prime in cibo e tradizioni uniche. Dall’altra parte ci sono gli artigiani che danno forma agli edifici, costruttori di strutture e spazi che proteggono, accolgono e fanno crescere le comunità. Una composizione che unisce quindi i valori dei nostri territori: capacità di creare legami, generare comunità attorno al lavoro e promuovere integrazione e collaborazione. È anche un richiamo prezioso alla sicurezza sul lavoro, che non è un adempimento burocratico, ma un impegno quotidiano”.
