Situata a Figline e Incisa, Palagina, parte del gruppo fiorentino Human Company, è una tenuta storica che si affaccia sulle colline del Chianti e si estende su oltre 100 ettari adibiti a vigneti, uliveti e bosco: un luogo che parla di natura, didattica e territorio. Sabato 4 ottobre la struttura ha inaugurato una nuova area, il borgo agricolo, che va ad arricchire l’offerta ricettiva già composta da una dimora risalente al ‘400, un agriturismo (la “cascina”), tre appartamenti, una honey room e una fattoria didattica.
All’evento hanno preso parte il management dell’azienda insieme a rappresentanti delle istituzioni locali e regionali e dell’Università degli studi di Firenze; il taglio del nastro è stato accompagnato da laboratori artigianali di cesteria, degustazione del miele, semina e intaglio delle zucche.
Unicum nel panorama ricettivo toscano, il borgo agricolo è un agricampeggio con 12 alloggi glamping, ciascuno tematizzato al suo esterno in omaggio a un mestiere del mondo rurale – dal fabbro all’ortolano fino all’apicoltore – invitando gli ospiti a riscoprire il ritmo lento e genuino della campagna. Grazie anche agli attrezzi ed utensili provenienti dal vicino museo Museo della Civiltà Contadina di Gaville, ogni alloggio diventa un racconto tangibile di tradizioni, saperi e arti millenarie che hanno segnato la storia di questo territorio, ricreando così la vita di una piccola comunità rurale. Oltre a vivere la tematizzazione degli alloggi, gli ospiti possono partecipare a laboratori ed attività didattiche a stretto contatto con la natura, guidate da artigiani e contadini locali: dalla cura dell’orto alla scoperta delle api, fino all’imbottigliamento ed all’etichettatura del vino e dell’olio; inoltre, vengono organizzati ogni mese eventi tematici legati alla stagione e ispirati alla vita rurale.
“Il borgo agricolo nasce con l’idea di riportare al centro la semplicità, il contatto con la terra e la bellezza dei mestieri artigiani. È un progetto speciale che vuole offrire ai nostri ospiti non solo un soggiorno confortevole, ma un’esperienza autentica e trasformativa, capace di unire turismo, tradizione e didattica” commenta Giulia Rimini, General Manager di Palagina. “Palagina, e ancora di più il borgo agricolo, rappresenta un punto di incontro tra i viaggiatori e le realtà del territorio circostante, rafforzando il legame con i nostri luoghi e al contempo, valorizzando le nostre eccellenze”.
“L’inaugurazione del borgo agricolo di Palagina rappresenta un momento significativo per il nostro territorio. Questo progetto valorizza in modo innovativo le nostre tradizioni rurali, coniugando turismo sostenibile, didattica e recupero della memoria storica dei mestieri contadini che hanno caratterizzato la nostra terra. Palagina diventa così un esempio virtuoso di come si possa fare impresa guardando alle radici del territorio, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica della vita rurale del Chianti e contribuendo allo sviluppo economico e culturale del nostro comune. Un progetto che guarda al futuro valorizzando il passato, in perfetta sintonia con la vocazione agricola e turistica del nostro Comune”, dichiara Valerio Pianigiani, sindaco di Figline e Incisa Valdarno.
“Palagina interpreta perfettamente l’ospitalità open air, dove sostenibilità, architettura e natura si fondono dando forma a un paesaggio abitabile e consapevole. Le mobile home pensate per la Palagina sono parte di un ecosistema che valorizza paesaggio, saperi e memoria, proiettando il territorio verso il futuro” afferma Sergio Redaelli, CEO di Crippaconcept.
Simone Cardini, per la proprietà di Human Company, aggiunge: “Per il gruppo è un progetto importante perché affonda le radici dove il gruppo è nato, nel 1982. Oltretutto questo tipo di sviluppo rappresenta un momento in cui possiamo includere anche la popolazione valdarnese, insieme ai nostri clienti e ospiti del borgo agricolo”.
“L’Università di Firenze ha curato la progettazione della parte agricola dell’agricampeggio in modo da consentire agli ospiti di Palagina di vivere il soggiorno a diretto contatto con le attività ed i frutti dell’agricoltura, non come semplici spettatori, ma come protagonisti. Un’esperienza immersiva che non solo eleva la qualità dei servizi aziendali offerti, ma contribuisce anche a diffondere una maggiore consapevolezza rispetto ai valori sociali e ambientali di cui sono custodi le tradizioni contadine locali, valorizzando e promuovendo al contempo il territorio” dichiara il Prof. Silvio Menghini PhD, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali presso l’Università di Firenze.