Nel 2023, nell’area Fiorentina Sud Est, sono stati “giocati” oltre 271 milioni di euro. Una cifra che si divide tra diverse tipologie di giochi d’azzardo online e fisici, riferita ai Comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Fiesole, Figline Incisa Valdarno, Greve in Chianti, Impruneta, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Casciano Val di Pesa e San Godenzo. Sono dati che confermano quanto oggi, il gioco d’azzardo patologico rappresenti un problema di natura socio-sanitaria spesso silente, ma che vede una continua accelerazione.
Per questo, a gennaio 2025, la Società della Salute Fiorentina Sud Est ha avviato il progetto “Zero Azzardo”. Un’iniziativa che, fino a marzo 2026, vedrà la Società della Salute Fiorentina Sud Est, i Servizi per le Dipendenze della Zona Fiorentina Sud Est, la Cooperativa Sociale Coop.21, l’Associazione Progetto Arcobaleno, l’Acli Provinciale Firenze e Aps Edera impegnati in una serie di interventi di informazione, sensibilizzazione, formazione e prevenzione nell’ambito del Disturbo da gioco d’azzardo ad ampio spettro. L’attività si svolge nelle due aree del Chianti Fiorentino e del Valdarno Valdisieve.
I dati del fenomeno
Nel 2024, sono stati 24 gli utenti presi in carico dai due Servizi per le Dipendenze della Zona Firenze 2 Sud est: 12 per il SerD Sud Est 1 Bagno a Ripoli (11 maschi, 1 femmina, di cui 1 nuovo utente) e 12 per il SerD Sud Est 2 Figline Valdarno (11 maschi, 1 femmina, di cui 3 nuovi utenti). Numeri in crescita ma che evidenziano il prevalere di casi sommersi.
Mentre a livello più ampio, nell’intero territorio della Asl Toscana Centro, il Bollettino Socio-Epidemiologico sulle dipendenze riporta che nel 2023, per le problematiche da DGA, sono risultate in carico all’Azienda 555 persone (ed erano state 497 nel 2022). Il 30,1% era rappresentato da utenti ‘nuovi’: l’84,9% è di genere maschile e il 15,1% è di genere femminile. La classe di età con maggiore frequenza per gli uomini va dai 40 ai 49 anni. Si evidenziano titoli di studio molto bassi: il 5,8% ha conseguito la licenza elementare, il 54.5% la licenza media, il 29,8% ha un diploma delle medie superiori, l’1% di un corso professionale, il 2,6% una laurea breve, il 3,7% una laurea magistrale. Il 17,8% risulta disoccupato e circa il 13% pensionato; oltre il 65% ha un’occupazione e quindi uno stipendio su cui basare il proprio gioco.
“Il gioco d’azzardo – ha detto il Presidente della Società della Salute Fiorentina Sud Est e sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti – deve essere considerato e trattato per quello che è: non un vizio, ma un disturbo e una dipendenza patologica a tutti gli effetti. Per questo, come amministrazioni pubbliche e come Società della Salute siamo profondamente convinti di dover fare tutto il possibile per combattere questa piaga. Dobbiamo farlo innanzitutto attraverso attività di prevenzione, sensibilizzazione e conoscenza di questa dipendenza. Partendo dagli sportelli di ascolto, dalle unità di strada, coinvolgendo scuole, aziende, insomma il tessuto vivo della nostra società e in particolare le fasce più giovani della popolazione. Non demonizzare, ma sensibilizzare per vincere insieme questa battaglia”.
“La presa in carico dell’utente affetto da DGA al SerD è molto articolata e attraversa più fasi concatenate tra loro e tutte importantissime – spiega la dottoressa Laura Angelica Berni dell’AUSL Toscana Centro, SerD Zona Firenze Sud Est –. Il primo contatto è in genere volontario, del diretto interessato o di un familiare, telefonico, per mail o di persona; in questa fase l’operatore pone le basi per l’aggancio che costituisce parte iniziale della relazione terapeutica. Si concorda quindi un primo colloquio al SerD al quale si cerca di avere anche i familiari più significativi. Segue la fase dell’accoglienza attraverso un colloquio con uno o più operatori. Nei due SerD della Zona Firenze Sud est, l’equipe DGA è costituita da 2 medici, 2 psicologi, 2 educatori professionali e altrettanti assistenti sociali e infermieri, con orari molto ampi. Teniamo sempre a precisare che il rapporto con il SerD si svolge nel massimo rispetto della privacy e che non occorre né la richiesta del medico, né il pagamento di un ticket”.
Il primo ambito d’intervento del progetto Zero Azzardo riguarda gli interventi diretti alla popolazione attraverso uno sportello di ascolto (3 ore settimanali), informazione, sensibilizzazione e orientamento ai servizi. Prevista la formazione di un’unità di strada, composta da almeno due operatori per due uscite settimanali. Nei mesi di febbraio e marzo 2025 le operatrici dell’Associazione Progetto Arcobaleno hanno già svolto uscite dell’unità di strada per da rilevare il grado di conoscenza della problematica nei luoghi di aggregazione. Acli Firenze, per le due aree geografiche del Chianti Fiorentino e del Valdarno Valdisieve, ha effettuato una mappatura condivisa con i partner dei possibili soggetti da intercettare e coinvolgere.
Tra gli ambiti d’intervento, ci sono le scuole secondarie di secondo grado della Zona Fiorentina Sud Est: l’Isis Giorgio Vasari di Figline e Incisa Valdarno, l’Isis Ernesto Balducci di Pontassieve e l’Isis Gobetti Volta di Bagno a Ripoli. Qui gli operatori di strada di Coop.21 hanno già tenuto incontri di informazione e sensibilizzazione sulla tematica del Disturbo da gioco d’azzardo, rivolti a sette classi di studenti del secondo, terzo e quarto anno. Prevista anche l’apertura di sportelli di ascolto per gli studenti e incontri rivolti agli insegnanti, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui rischi legati gioco d’azzardo, prevenire l’insorgere di dipendenze dal gioco d’azzardo tra adolescenti e giovani.
Coop.21 insieme all’Associazione Progetto Arcobaleno si è occupata anche della prevenzione nei luoghi di lavoro: è stata costituita l’equipe che lavorerà in questo contesto attraverso attività di networking finalizzata a individuare, contattare e formalizzare la cooperazione con le aziende e la realizzazione di interventi di sensibilizzazione rivolti ai lavoratori. È stata inoltre svolta attività di informazione e sensibilizzazione sul tema del gioco d’azzardo e del DGA, con il coinvolgimento di circa 100 lavoratori delle aziende con cui è stata formalizzata la cooperazione.