07, Maggio, 2024

Via libera al piano sanitario regionale, ora si guarda al potenziamento della Gruccia. “Si proceda alla qualifica primo livello”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

La richiesta, dopo l’approvazione del Piano, arriva dai consiglieri regionali del PD Lucia De Robertis e Simone Tartaro, e dal presidente della Conferenza dei Sindaci del Valdarno Aretino, Sergio Chienni

Si riaccende l'attenzione sulla classificazione di primo livello per la Gruccia, dopo l'approvazione del Piano sanitario regionale. Una richiesta fatta partire come come una vera e propria battaglia dal sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, ma che ha via via ricevuto sostegno a vari livelli, compreso l'impegno a lavorare sulla proposta da parte dei sindaci valdarnesi.

Questa volta, in particolare, la richiesta di procedere arriva congiuntamente dai consiglieri regionali del PD Lucia De Robertis e Simone Tartaro e dal presidente della Conferenza dei Sindaci del Valdarno Aretino, Sergio Chienni. "Con l’approvazione del piano sanitario – spiegano – è indispensabile procedere alla qualificazione di presidio di primo livello per l’ospedale di Montevarchi. Il nuovo quadro programmatorio che la Regione si è data per il triennio non può prescindere dal riconoscimento de La Gruccia come ospedale di riferimento per più zone, vista la sua particolare collocazione e i bacini demografici di riferimento". 

I tre esponenti Pd ricordano “come proprio una mozione approvata dal Consiglio regionale nel 2018 demandasse alla nuova programmazione sanitaria regionale il compito di qualificare l’ospedale”. “Ora i tempi sono davvero maturi – aggiungono i due consiglieri regionali – grazie anche al lavoro svolto dalla conferenza sociosanitaria di zona e dal suo presidente Sergio Chienni, operativo nel sostenere questo percorso presso direzione aziendale e assessorato”.

“Da tempo stiamo lavorando – spiega Chienni – e anche di recente insieme al Direttore Generale dell’USL Toscana Sud Est abbiamo scritto all’Assessore Regionale, rappresentando un quadro approfondito che ad avviso di tutti i Sindaci del Valdarno e del Direttore stesso attesta la possibilità concreta che l’ospedale sia classificato di primo livello. Infatti, se da un lato è vero che la Gruccia non ha nei confini provinciali un bacino di abitanti sufficiente a soddisfare i requisiti, dall’altro è pur vero che grazie alla mobilità di utenti che provengono da altre zone l’ospedale diviene punto di riferimento per un contesto più vasto”.

“In questi due anni – aggiungono De Robertis e Tartaro – abbiamo mantenuto una costante interlocuzione con il territorio e con l’Assessorato per costruire un percorso idoneo che rendesse possibile, nel quadro normativo statale dato, procedere alla riclassificazione dell’ospedale valdarnese. Un percorso che fosse realistico, ben sapendo che i soli auspici, magari a mezzo stampa, non potevano produrre alcun risultato. Quanto fatto dalla direzione aziendale, dall’atteggiamento responsabile di molti sindaci, dal confronto assiduo in Regione fra consiglieri e assessore ha creato le condizioni perché ora si proceda a riconoscere quello del Valdarno come presidio di primo livello, consentendone il conseguente potenziamento per rispondere alle esigenze della particolare utenza che esso attrae”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati