Sono 22 i giovani valdarnesi che tra pochi giorni partiranno alla volta di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, per una esperienza unica: quella del campo di lavoro e formazione organizzato da Libera nei terreni confiscati alle mafie. Si chiama “Valdarno… Estate Libera 2021” ed è l’evoluzione in più ampia scala di un progetto che il comune di Reggello, insieme con il Coordinamento del Valdarno di Libera, aveva organizzato anche negli scorsi anni. Ma la novità sta proprio nelle dimensioni: per la prima volta sono coinvolti tutti i comuni del Valdarno, aretino e fiorentino, nove amministrazioni che hanno deciso di collaborare e sostenere anche economicamente una buona parte dei costi di questo speciale viaggio, per 18 giovani, tutti minorenni, (2 per ogni comune) accompagnati da 4 educatori maggiorenni.
“Valdarno Estate Libera – ha spiegato Pierluigi Ermini, referente di Libera in Valdarno – permetterà a 18 ragazzi e 4 accompagnatori di fare una esperienza di crescita e arricchimento in un campo di Libera, quello organizzato a Sessa Aurunca in un bene confiscato alla camorra e gestito da una Cooperativa. Potranno così toccare con mano questa realtà e capire cosa significa passare da una situazione di sfruttamento e caporalato, alla situazione attuale in cui le persone sono regolarmente assunte. Oltre a questo, i ragazzi conosceranno le associazioni che si muovono in un territorio in cui la camorra è radicata, e incontreranno i familiari delle vittime innocenti, che in prima linea ogni giorno combattono questo fenomeno”.
“L’obiettivo – ha aggiunto Ermini – è di piantare dei semi, in modo che possano crescere con la consapevolezza di cosa significa difendere una democrazia. Partecipazione e condivisione sono fondamentali per capirlo davvero, per poi essere cittadini attivi e testimoni di giustizia sociale”. Il fatto che nove comuni si siano riuniti intorno al progetto è particolarmente significativo: “È un messaggio bello e positivo, di un territorio che è particolarmente sensibile a questi temi. E l’idea è di portare avanti nel tempo questa esperienza, farla crescere”.
Questa mattina il progetto è stato presentato a Reggello, comune che fa da capofila. È emersa la volontà comune di dare un futuro a questo progetto, di farlo crescere coinvolgendo un numero maggiore di giovani. I rappresentanti dei nove comuni hanno sottolineato il valore sociale, culturale e formativo di questa esperienza, auspicando in qualche modo che il ‘modello Valdarno’, che vede riuniti 9 comuni con l’obiettivo di promuovere un progetto di giustizia, solidarietà e partecipazione possa essere da esempio per altre realtà.
“Una esperienza importante e bella – ha commentato il sindaco di Reggello Piero Giunti – una crescita che lega tutto il territorio. Questi giovani saranno cittadini attivi e ‘contagiosi’ per quanto riguarda temi come la legalità e la giustizia”. Davide Ciaramella aveva già partecipato al campo di Libera nel 2019, e ora farà da accompagnatore ai giovani di quest’anno: “Sono stato a Casal di Principe, con il progetto Reggello Estate Libera. Molti di noi ragazzi che avevano partecipato a quel campo sono rimasti attivi nel sociale e nel volontariato. Devo dire che è un’esperienza che cambia il modo di vivere e comprendere il mondo, la mentalità”. Gianna Mancini fa parte della Cooperativa Excelsior e della Compagnia dell’Orsa: il teatro di Reggello infatti sarà parte attiva del progetto. “Già oggi a teatro questi 22 ragazzi si conosceranno a teatro, con alcune attività per la condivisione e la collaborazione. Al ritorno dal campo di lavoro, con il loro bagaglio di esperienze, attraverso il teatro potranno elaborare l’esperienza e raccontarla nella propria comunità”.