Stamani il sopralluogo dei militari che ha confermato l’assenza di materiale inesploso. Ora nuova fase dei lavori
Nessun residuo bellico nell’area su cui sorgerà la Variantina alla SR69 a Figline: a stabilirlo sono stati i militari del 5° Reparto infrastrutture di Padova, Ufficio Bonifica Campi Minati, dopo il sopralluogo effettuato. Adesso può prendere il via una nuova fase dei lavori.
Le indagini sono state eseguite in tutta l'area interessata: verifica sistematica superficiale (misurazione strumentale che esclude la presenza di residuati bellici per lo strato superficiale, profondità di circa 1 metro); verifica mediante carotaggi, con maglia di verifica di 3 metri di lato per una profondità di 3 metri; ulteriori carotaggi con profondità di 5 metri nelle zone di fondazione del ponte sul Ponterosso e sul viadotto.
Nei prossimi giorni sarà emesso formalmente il certificato di collaudo necessario per il proseguo dei lavori, mentre già da domani gli operai potranno liberare l’area transennata in via precauzionale prima del collaudo, in modo da restituire alla contrada di Porta Fiorentina l’accesso al proprio cantiere.
“Purtroppo in questa prima fase un ruolo determinante in chiave negativa l’ha avuto la burocrazia – ha commentato la sindaca Giulia Mugnai -. Questo collaudo doveva essere avvenuto ormai da settimane, ma nonostante la nostra insistenza il Genio militare ha effettuato il collaudo solo oggi. Si tratta però di una validazione fondamentale, perché in Italia le opere pubbliche necessitano di questo controllo preventivo, soprattutto quando si lavora in aree che potrebbero aver ‘ospitato’ ordigni della seconda guerra mondiale. Ora siamo comunque pronti a questa nuova fase, che finalmente vedrà realizzata una delle opere più strategiche per la viabilità di Figline e Incisa”.