Ormai mancano davvero pochi giorni e la variantina, opera attesa e desiderata da quasi 40 anni, verrà finalmente aperta al transito dei mezzi. L’ultimo intervento necessario, infatti, quello dell’installazione delle barriere antirumore, è partito. L’operazione avrà una durata di circa dieci giorni lavorativi, al termine dei quali il nuovo tratto stradale verrà aperto.
“Finalmente siamo pronti a consegnare alla città un’opera che Figline aspetta da quasi quarant’anni – spiegano la sindaca Giulia Mugnai e il vicesindaco Enrico Buoncompagni – “Un’opera strategica per tutta la viabilità del fondovalle, che consentirà di alleggerire sensibilmente il traffico sul tratto urbano della Regionale 69 portando fin da subito benefici sia nei tempi di percorrenza che in termini di qualità della vita. Fu la nostra Amministrazione a inaugurare i lavori dell’ultimo lotto nella primavera 2019. Non dobbiamo dimenticare che da allora abbiamo attraversato quasi due anni di pandemia, con mesi di fermo cantiere per le restrizioni imposte dalle normative anticontagio. I lavori sono stati però portati avanti con costanza e caparbietà, ed è grazie a questo che tra pochi giorni potremo aprire la Variantina”.
Nei giorni scorsi è stata inoltre completata la rimozione delle tubazioni e delle strutture che componevano il guado provvisorio sul Borro di Ponterosso, necessario per le lavorazioni dal basso con i mezzi, e sono partiti alcuni interventi accessori nell’area dell’infrastruttura, compresa la realizzazione del passaggio pedonale sotto il viadotto.
In corso anche la sistemazione delle quattro nuove aree verdi ricavate all’innesto della nuova viabilità con la rotonda tra via Benelux e via della Comunità Europea. Un intervento da circa 15mila euro complessivi, finanziati con fondi comunali, che prevede la messa a dimora di 45 alberi (2 farnie, 10 cipressi, 20 olivi, 5 lecci e 8 aceri campestri) e 20 arbusti di ginestra, per una copertura verde inserita armonicamente nel contesto della vegetazione delle aree limitrofe e capace di garantire una schermatura naturale senza ostacolare la visibilità al traffico veicolare. Al termine della piantagione, i terreni saranno livellati, fresati e ripuliti dai detriti. Nel frattempo sarà completato un intervento di manutenzione del verde nell’area circostante, con il taglio della vegetazione spontanea, l’abbattimento di alcune piante secche, potature e rimozione dei rifiuti.