La variante riguardava l’area di trasformazione denominata “Pestello Chiesa”. Pioggia di critiche dalle opposizioni. “Pendenza assurda per una strada che finisce con un semaforo”, commenta Prima Montevarchi. Due gli astenuti in maggioranza
Lunga discussione nella seduta di Consiglio comunale di martedì in merito al piano attuativo dell’area di trasformazione denominata “Pestello Chiesa” e alla relativa variante al regolamento urbanistico. Una variante che riguarda una lottizzazione situata dietro la chiesa del Pestello.
Le critiche dell'opposizione sono state molte, su più fronti: sia su questioni di metodo che di merito. Alla fine, Camiciottoli (Democratici e Progressisti) ha deciso di non votare: "non stato messo in condizione di esprimere un parere" ha detto, dopo aver interpellato anche il segretario comunale in merito ai tempi di presentazione dell'atto.
Forti le rimostranze di Bindi (Lista Indipendente) e Bucci (Prima Montevarchi), in particolare riguardo alle variazioni previste per la strada. "Siccome al peggio non c'è mai fine – si legge in una nota di Prima Montevarchi – questi signori, dopo aver cancellato la continuità stradale che, pur tra mille incongruenze e forzature, garantiva un senso logico alla circolazione, hanno cassato anche il collegamento ciclo-pedonale con la viabilità esistente".
"Non gli è bastato a questi fondamentalisti del cemento: l'unica strada rimasta (senza sfondo) avrà una pendenza del 16,42%! Più del Mortirolo! E confluirà sulla strada esistente con un semaforo! Il primo semaforo del Pestello… nel 2015!".
L'approvazione è avvenuta con i voti favorevoli della maggioranza, ma con l'astensione di Iraci (Sinistra per Montevarchi) e Andries (Pd). L'atto non ha avuto l'immediata eseguibilità.