L’opera era stata esposta all’ingresso del Parco dei Cappuccini: fra venerdì e sabato qualcuno ha portato via alcune delle bici che la compongono. L’assessore Giovanni Rossi: “Dispiace per quello che è successo”. E Librizzi oggi scrive: “L’ho ricostruita”
Nemmeno i vandali fermeranno l'arte: il messaggio dell'artista montevarchino Carmelo Librizzi in fondo è proprio questo. Dopo che nel fine settimana ignoti si erano accaniti sulla sua opera "Sognando le biciclette", una piramide di bici allestita all'ingresso del Parco dei Cappuccini, lui ha deciso di ricostruirla.
"Ho ricostruito la piramide", annuncia oggi da facebook. E proprio sul più famoso dei social network oggi si è scatenato il dibattito su quanto avvenuto. Decine di commenti a condanna dell'atto di vandalismo di turno, che però questa volta aveva avuto come bersaglio proprio un'opera d'arte, allestita nell'ambito della mostra itinerante "Città diffffusa", in corso a Montevarchi.
Il commento dell'assessore Giovanni Rossi è la citazione di un pensiero di San Francesco d'Assisi: "Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista". E poi aggiunge: "Ciao Carmelo Librizzi, dispiace per quello che è successo".
In tanti hanno espresso solidarietà all'artista, invitandolo a non arrendersi: e così ha fatto. Oggi Librizzi è tornato al Parco dei Cappuccini e ha rimontato l'installazione, completando di nuovo la piramide rimasta decapitata.