Tanto divertimento nella prima serata della decima edizione dei Giochi Senza Frontiere del Valdarno, che ieri sera hanno aperto le danze con le sfide alla piscina Las Vegas. Sano agonismo, solidarietà con il Calcit, goliardia e giochi a tema: i fossili e il lago pliocenico che ha dato origine al Valdarno sono protagonisti, a vigilare il Mammuthus a cui è dedicata questa edizione
Si chiude con la squadra di Laterina e Pergine in testa alla classifica provvisoria, la prima serata delle sfide di Valdarno Gioca, i Giochi Senza Frontiere del Valdarno. Ma gli altri inseguono a breve distanza, e con i giochi di stasera allo stadio di Pian di Scò si può ancora ribaltare completamente il risultato.
Una decima edizione che si apre nel segno del divertimento sano e goliardico, con centinaia di persone che affollano il bordo della piscina Las Vegas per assistere alle sfide in acqua delle dieci squadre, corrispondenti ad altrettanti comuni del Valdarno.
Le sfide sono tutte dedicate alla storia del Valdarno, com’era milioni di anni fa: e così ecco giochi come “Il paradosso della tartaruga”, “Alla conquista del lago”, “L’ammucchiata fossile” e così via. Una decima edizione a tema, dedicata al ritorno del Mammuthus, il fossile ritrovato al Tasso e oggi in restauro al Museo Paleontologico di Montevarchi.
Anche le squadre si sono divertite a seguire il tema, sia nei video realizzati per presentarsi (qui si possono vedere tutti), sia nel realizzare i jolly che, come da tradizione dei giochi senza frontiere, si possono giocare una volta per serata.
E stasera si riparte, questa volta i giochi si spostano allo stadio comunale di Pian di Scò, e sarà ancora divertimento e sfida: nel segno del gioco sano, perché Valdarno Gioca è organizzato in collaborazione con ValdarnoNoSlot, e della solidarietà, a favore del Calcit del Valdarno aretino e fiorentino.