23, Dicembre, 2024

Vaccini, confermato in Toscana l’accordo fra Asl e istituzioni scolastiche. Nessun certificato a carico delle famiglie

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Ieri un nuovo incontro per fare il punto della situazione: le Aziende sanitarie verificheranno la situazione vaccinale direttamente sugli elenchi degli iscritti inviati dalle scuole. Solo per i bambini che non risulteranno in regola, saranno contattate le famiglie

Vaccinazioni obbligatorie per l'iscrizione a scuola: in Toscana si prosegue con l'iter già avviato, che permette alle famiglie di evitare certificati e code. È quanto prevede l'accordo firmato il 24 agosto dalle tre Asl toscane, l'Ufficio scolastico regionale e l'Anci Toscana. In sostanza, sono le scuole che trasmettono gli elenchi de bambini e ragazzi iscritti direttamente alle Asl, che verificheranno la situazione vaccinale di ogni bambino e si attiveranno con i familiari per l'eventuale regolarizzazione.

Ieri il percorso è stato perfezionato nel corso di un incontro fra i tre soggetti coinvolti nell'accordo. Stabilito, tra le altre cose, che le Asl faranno le verifiche sugli elenchi trasmessi dalle scuole, rinviando la comunicazione relativa solo ai soggetti che risulterebbero non in regola in prima istanza dai controlli all'anagrafe vaccinale.

Contemporaneamente, le Asl si attiveranno contattando i genitori e il pediatra di fiducia, per una verifica più puntale dello stato di vaccinazione: può darsi infatti che il bambino non risulti in regola, magari perché vaccinato in un'altra Asl ad esempio. Solo se invece risulterà effettivamente non in regola con le nuove norme nazionali sulle vaccinazioni obbligatorie, allora scatterà il percorso di regolarizzazione.

I genitori chiamati a mettersi in regola potranno sanare la carenza procedendo all'autocertificazione, secondo le modalità semplificate previste dalla circolare ministeriale del 1 settembre scorso; oppure seguire la procedura "standard" prevista dalla legge, e consegnare quindi entro l'11 settembre la copia del libretto vaccinale vidimato dalla Asl, o un certificato vaccinale rilasciato dalla Asl o dal pediatra di libera scelta, o ancora l'attestazione di regolarità rilasciata dalla Asl o altre attestazioni che certifichino l'avvenuta immunizzazione. Si potrà sanare la carenza anche presentando copia della richiesta di vaccinazione alla Asl autocertificabile. 

Il Garante della Privacy si è già pronunciato una prima volta, lo scorso 1 settembre, su queste procedure, autorizzando la trasmissione degli elenchi degli iscritti da parte delle scuole alle aziende sanitarie territorialmente competenti. Ma gli uffici regionali stanno preparando una richiesta di parere ulteriore al Garante della Privacy sulle procedure definite nell'accordo siglato da Aziende sanitarie, Ufficio scolastico regionale e Anci Toscana il 24 agosto scorso, procedure tese a semplificare al massimo i percorsi a carico delle famiglie.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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